Bucci Federico
Federico Bucci (Foggia, 1959) insegna “Storia dell'architettura contemporanea” presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. È stato visiting professor alla Texas A&M University, all’Istituto di Architettura di Mosca, alla Universidad de Los Andes di Merida (Venezuela), alla Pontificia Universidad Catolica de Chile e alla University of Southern California di Los Angeles. Ha collaborato con le riviste “Domus”, “Quaderni di architettura”, “Rassegna”, “L’architettura. Cronache e storia” e attualmente è membro del comitato di redazione di “Casabella”. Tra i volumi pubblicati: L’architetto di Ford. Albert Kahn e il progetto della fabbrica moderna (Milano 1991, New York 1993), Luigi Moretti. Opere e scritti (con Marco Mulazzani, Milano 2000, New York 2002), Periferie e nuove urbanità (Milano 2003), Magic City. Percorsi nell’architettura americana (Roma 2005), I musei e gli allestimenti di Franco Albini (con Augusto Rossari, Milano 2005), Zero Gravity. Franco Albini. Costruire le modernità (con Fulvio Irace, Milano 2006).
Titoli dell'autore
Mantova - nuovi frammenti per antiche rovine
Bucci Federico, Ferro Luisa, Grazia Facchinetti, Matteo Saldarini, Giuseppe Stolfi, Valerio Tolve
formato:
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€ 30,00
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Architetti milanesi - Tre generazioni
Bucci Federico, Meriggi Maurizio
formato:
![]() .Una straordinaria guida storica, architettonica e urbanistica della Milano contemporanea...
€ 14,00
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Diario di un recensore - Libri di architettura
Bucci Federico
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![]() Strano per un critico, ma io non amo leggere; non amo leggere; non amo i libri, anche se mi considero uno scrittore-lettore. Esistono, secondo me, gli scrittori-scrittori e gli scrittori-lettori. Lo scrittore-scrittore lancia le sue parole nello spazio, e queste cadono in un luogo sconosciuto.Lo scrittore-lettore va a prendere quelle parole e le riporta a casa, come Vespero le capre, facendole riappartenere al mondo che conosciamo. Non è la stessa distinzione che intercorre tra autori e critici. Questa distinzione è professionale, e riguarda i sindacati. La distinzione tra scrittore-scrittore e scrittore-lettore riguarda ogni scrittore e ogni lettore. E' uno specchio: lo specchio grazie al quale il mondo rimane sempre lo stesso e non finisce mai. Ma non è detto che gli scrittori-lettori non siano proprio coloro che conoscono il piacere della lettura. Al contrario. Leggere è sentirsi posseduti; essere assaliti da un raptus e invasi da un demone, al punto che a volte penso che ficcare il naso in un libro sia un'operazione contro natura, nei limiti in cui al Leopardi estremo sembrava contro natura non dico l'intelligenza ma il pensiero. Il mio istinto è di liberarmi dal demone, non di corteggiarlo;e questa liberazione, prende forma, malgrè moi, di scrittura. Potrei dire che conosco più il bisogno che non la gioia o il desiderio di scrivere"....
€ 15,00
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