Manrico Botto

Alla resa dei conti, quello che più manca nella vita di un padre, è il colloquio o, per meglio dire, la confidenza, con i figli. Quante volte ci si ritrova a parlare a ruota libera con i figli, a confidare loro gioie e dolori, a farli partecipi di situazioni, a chiedere e a dare loro consigli, salvo poi rendersi conto di..parlare da soli, come se fossero presenti. Quando non ci sono, avresti tante cose da dir loro, e vorresti che fossero lì ad ascoltarti e ti riprometti di farlo alla prima occasione, preparandoti anche una scaletta delle cose da dire, da discutere con loro. Poi al momento, scatta quella maledetta molla cresciuta dentro di te nel corso degli anni di plasmatura del tuo carattere e ti si bloccano sul nascere le parole e la tua scaletta va a ramengo. A questo proposito mi è venuta in aiuto la lettura di un libro dove un noto giornalista giunto, se pur ancora abbastanza giovane, alla fine dei suoi giorni, passa le giornate in una casupola all'Orsigna, a raccontare al figlio delle sue esperienze di vita e di lavoro, discutendone con lui. A me, sia permesso di fingere, come ho fatto spesso, che i miei figli siano con me e che mi stiano ascoltando..