Maria Tarditi
Maria Tarditi
autore
Araba Fenice
Maria Tarditi è nata a Monesiglio (cn), il 25 agosto 1928. Ha insegnato nella Scuola Elementare, ininterrottamente, dal 1946 al 1989. Dal 1949 risiede a Pievetta, frazione di Priola (CN), dove è stata maestra per trentotto anni, di oltre duecento scolari. Ha pubblicato: “Pecore matte”, “Minnie”, “L’ultimo della fila”, “Cara scuola”, “Un paese nel cuore”, “La Venturina”, “Favole nere di bisnonna Pina”, "La vita non è uno scherzo", "Aspettando Catlina" e "Storie di masche", "la maestra cattiva", "Testaviroira", "L'odore del diavolo", "Un'infanzia felice", "vestivamo alla poveraccia" e "Marì va al cinema".
Titoli dell'autore
L'odore del diavolo
Maria Tarditi
formato:
![]() Una storia di amori senili, di sentimenti lontani, di rinnovati rancori, di invidie mai sopite..
€ 16,00
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Un paese nel cuore
Maria Tarditi
formato:
![]() Una memoria della Val Tanaro, tra emozione e storia, dove si mescola la giovinezza del ricordo con la realtà del presente. Luisa ritorna nei luoghi dell'infanzia dopo cinquant'anni di assenza e rivive l'intera vita di un piccolo borgo tra Piemonte e Liguria, dove il tempo non si è fermato. La guerra, la pace, il lavoro, il gioco, la scuola, l'amore e la morte: tutte le vicende di un paese diventano lo specchio dell'umanità, in un narrare vivace, ricco di allegria e amarezza.
Un libro che non fa sconti a nessuno.
"L'orgasmo della fuga e lo spavento per l'incessante strepito dei cannoni non ci hanno impedito di filare come lepri, nonostante il carico.
In Stella abbiamo avuto subito compagnia. Quasi tutte donne e bambini. Gli uomini giovani erano scappati per primi verso Viola. Gli anziani, per lo più, erano rimasti presso le case. Perché in quei momenti, non si temevano soltanto le razzie dei tedeschi.
Noi siamo andati a nascondere la nostra roba nel seccatoio di Ruvistu e a sistemare i conigli dietro un tramezzo nella sua stalla. Poi il nonno ha voluto tornare giù a tutti i costi.
«Io sono vecchio. Cosa volete che mi facciano i tedeschi? Se capita, secondo come vedo, metto ancora in salvo qualcosa. È meglio se di notte faccio la guardai alla casa, e alle galline»"
...
€ 16,00
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Testaviroira
€ 15,00
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Cara scuola
Maria Tarditi
formato:
![]() Cara scuola, ovvero il racconto di un'esistenza dedicata all'insegnamento
€ 15,00
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La maestra cattiva
Maria Tarditi
formato:
![]() L'ultimo romanzo di Maria Tarditi. Una straordinaria storia a due voci - la maestra, la bambina sua
allieva - che racconta i dilemmi di una vita già vissuta e le paure di una ancora da vivere. Sullo sfondo,
il mondo contadino del Piemonte negli anni del Fascismo. Una storia poetica e tragica, intensa
come tutti i libri di Maria Tarditi.
Un’insegnante dal passato oscuro viene confinata a Prunetto, sulle
alte langhe, per scontare il suo personale castigo scolastico. E lassù,
tra i bricchi, incontra una bambina che la farà cambiare.
Il nuovo romanzo di Maria Tarditi racconta la storia della
“Bersagliera” Severina Bersani, ovvero “la maestra cattiva”. È una
storia che affronta tematiche inaspettate: la perversione sessuale, il
desiderio impuro, la sopraffazione. Una storia narrata a due voci per
un romanzo assolutamente moderno, ambientato tra le colline sopra
Monesiglio e le montagne dell’Abissinia, dove si combatte la “fascistissima”
guerra d’Etiopia. L’amore carnale e la voglia di una vita
normale in una narrazione dura ed efficace.
Indossava un soprabito scuro, stazzonato, dall’orlo sfilacciato, lungo
fino alle caviglie. Sembrava un prete di campagna, un prete da poco,
senza una perpetua che lo tenesse all’onor del mondo. Aveva un testone
enorme, piantato direttamente sul busto senza niente di collo (...)
Dall’orlo del soprabito spuntavano le scarpacce da uomo, enormi, deformate
dalle “cipolle” dei piedi, e sicuramente chiodate, dato il rumore
che facevano, e le scintille che sprigionavano sui sassi.
La maestra cattiva non è come le streghe e i draghi delle favole, di cui
tutti parlano, ma nessuno ha mai visto. Lei era “vera”! Era una donnaccia
brutta e cattiva, che strappava le orecchie ai bambini, e li bastonava
col mestone della polenta, non solo sul sedere che ha i…cuscinetti, ma
anche sulla testa!
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€ 18,00
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Aspettando Catlina
Maria Tarditi
formato:
![]() Un incidente. Un banale incidente e una vecchia signora si rompe il polso. Ma la vecchia signora è una maestra, una scrittrice, e l'esperienza della malattia, dell'ospedale, diventa il pretesto per una storia. La sua storia. Passano così i giorni delle visite, dei ricoveri, e gli incontri di oggi sono una scusa per tornare indietro, alla giovinezza, ai tempi ín cui Catlina era solo un'idea degli altri. "Aspettando Catlina" è un libro sulla vecchiaia, sulla malattia, sull'attesa dell'inevitabile, ma anche un bellissimo esercizio di nostalgia individuale, che pagina dopo pagina diviene memoria collettiva, dove i rimpianti rincorrono i rimorsi, tra le amarezze e le gioie di tutta un'esistenza, fatta di famiglia, insegnamento, scrittura.
Partito al galoppo suo marito, a Rosina si sono rotte le acque, e ha dovuto fermarsi davanti al Cimitero. Lì, a ridosso del muro di cinta, sulla ruvida "erba barca" che cresce sul ciglio delle strade, è venuto al mondo il bambino: bello, che non gli mancava niente. Rosina, per prudenza, dopo il settimo mese di gestazione, portava sempre con sé nella tasca del grembiale un gomitolino di filo dí canapa e un paio di forbici. Così ha potuto legare il cordone ombelicale ben stretto sul pancino del neonato che, vivo e vegeto strillava come un maialino. Poi, secondo le regole, ha fatto un secondo nodo sul cordone, a un palmo di distanza dal primo, ha tagliato il budello a metà tra una legatura e l'altra, ha nascosto bene sotto un cespuglio i residui del parto, si è raccolta il bambino nel grembiule, gli ha fatto il segno della croce in fronte e, passin passetto, si è inerpicata su per l'erta fino a casa sua. Ci ha trovato l'acqua bollita e già intiepidita. Ha mandato suo marito a rinfrancarsi all'osteria. Poi ha lavato, asciugato, infarinato di Borotalco il piccino, lo ha vestito di roba nuova, e fasciato fino al collo perché crescesse bello dritto. Dopo si è lavata e cambiata lei. Infine, intanto che la sua primogenita badava al fratellino dandogli da succhiare uno straccetto imbevuto di acqua zuccherata, (si usava questo surrogato in attesa che alla mamma montasse il latte), ha sventrato e pulito la gallina e l'ha messa in pentola per il suo brodo. E poi ha cominciato a preparare la minestra per la sua "truppa".
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€ 15,00
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Favole nere di bisnonna Pina
Maria Tarditi
formato:
![]() Quando non c’era la televisione le nonne intrattenevano i bambini raccontando storie.
A volte inventavano, più spesso trasformavano favole già sentite, adattandole alla bisogna.
Pina, donna analfabeta dell’Ottocento, aveva molti figli, ai quali narrava storie educative perché si accasassero bene e imparassero la buona creanza. Oppure, favole nere, truculente, per spaventarli.
Masche, maghi, animali cattivi popolavano i boschi, le forre del vecchio Piemonte, e i bambini andavano a nanna impauriti, ma un poco più saggi.
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€ 16,00
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