Come un caffè portoghese
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Come un caffè portoghese, ambientato nel luogo senza corpo e senza tempo della chat, è un romanzo sulla gioventù dello spirito che mette in contatto le anime e che attraversa i corpi, rendendoci capaci di intrecciare relazioni profonde con perfetti sconosciuti. Emanuela Rumma e Andrea Bolla sono un'insegnante e un impiegato nel campo delle risorse umane che l'autore osserva e descrive, attraverso cinquanta fulminanti capitoli, nei momenti di solitudine o in quel luogo di identità virtuali, confini sfuggevoli, azzardo dei sensi, che è il web.
Andrea si invaghisce di Emanuela, inizia a osservarla col cannocchiale e si intrufola nel suo computer. Scopre così le sue inclinazioni artistiche, il fidanzamento con Tiberio, le sue fotografie, le conversazioni con l'amica Eleonora Carner. Dopo l'ingresso nel computer si innesca un'incalzante catena di eventi e, mentre Andrea e Emanuela si scrivono messaggi di poetica complicità e nella vita "reale" si sfiorano in attesa dell'incontro, l'autore, con una virata azzardata ma condotta in modo tecnicamente perfetto, ci spiazza, introducendo il grottesco, infelice, disgraziato vicino di casa. Quarta di copertinaIl Po è immobile, molliccio, con la pancia grande. Un coccodrillo che si scalda al sole, verdepietra. La prima cosa che Andrea va a vedere in una città nuova è il fiume. E' la parte intima, virile di una città. E il fiume attira persone strane, che hanno bisogno di concentrarsi, di approfondire, che si vestono con colori diversi. Si accomoda su una sedia di plastica davanti a due paperelle che si becchettano le piume sul bordo del marciapiede e, nonostante l'ora pomeridiana, ordina un gin tonic.Il cameriere ha il collo tatuato e gli occhi azzurri e croccanti che richiamano il becco di una paperella che ora galleggia nell'acqua. E' accogliente questa parte di Torino, i Murazzi stanno sotto la cintola dei pantaloni, al caldo delle pietre, l'aria è minerale. Si sente bene, inspira un pò di gas dall'accendino e ha la sensazione di essere in equilibrio, nè prima e nè dopo. Biografia dell'autoreAlberto Crosetto vive e lavora a Saluzzo dove svolge la professione di avvocato. Ad oggi, ha messo il piede in 57 differenti stati. Questo è il suo primo romanzo.
boero mari
ha scritto:
![]() Voto:
inserito: 02.06.2016 17:08
originale e accattivante
Il Po è immobile, molliccio, con la pancia grande. Un coccodrillo che si scalda al sole, verdepietra. La prima cosa che Andrea va a vedere in una città nuova è il fiume. E' la parte intima, virile di una città. E il fiume attira persone strane, che hanno bisogno di concentrarsi, di approfondire, che si vestono con colori diversi. Si accomoda su una sedia di plastica davanti a due paperelle che si becchettano le piume sul bordo del marciapiede e, nonostante l'ora pomeridiana, ordina un gin tonic.
Il cameriere ha il collo tatuato e gli occhi azzurri e croccanti che richiamano il becco di una paperella che ora galleggia nell'acqua. E' accogliente questa parte di Torino, i Murazzi stanno sotto la cintola dei pantaloni, al caldo delle pietre, l'aria è minerale. Si sente bene, inspira un pò di gas dall'accendino e ha la sensazione di essere in equilibrio, nè prima e nè dopo. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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