Non solo canzonette
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E' una gelida giornata d'inverno e la neve imbianca tutta Torino. Marco Bellotti Bon, seduto al tavolino di uno storico caffè di Piazza San Carlo, ammira la coltre che ricopre ogni cosa. E' In attesa di qualcuno, una donna magnifica che ascolterà tutta la sua storia, che gli porrà domande profonde o superficiali, per scoprire con lui se esiste un fulcro, un significato. Marco, però, non cede alla facilità di una semplice serie di domande e sceglie di raccontare se stesso da un nuovo punto di vista: la melodia delle parole, delle canzoni, sia quelle auliche dei grandi poeti, sia quelle banali che hanno costellato e i suoi e i nostri giorni fin dalla gioventù. La sua Colonna Sonora segue anche la natura, il rumore del mare e della neve.
Chiacchierano di letteratura, di storia, di amore e sesso, di famiglia, religione, ideali, e soprattutto di musica e di poesia. La Vita scorre nelle frasi di Marco, aiutata dalle parole del nonno Giovanni, testimone del periodo più bellicoso del Novecento, del fratello Luigi, filosofo e sognatore, e delle donne che lo hanno fatto innamorare. Lei ascolta attenta, talvolta gelosa, talvolta profondamente commossa. Attende la conclusione di quel racconto, insieme a Marco. Quarta di copertinaLei sorrise: "Molto interessante, ma tu mi avevi attirato qui oggi con la prospettiva di una "Proposta indecente". Spero lo sia davvero" e il suo fu uno sguardo di aspettativa, curiosità e complicità insieme. Si sedettero e ordinarono due tazze di thè a un impeccabile cameriere.Lui dopo un attimo di silenzio in cui ammirò ancora una volta il lato seduttivo di lei, iniziò: "Sì, ti ho chiesto di venire perchè vorrei proporti un'esperienza che solo tu potrai capire e spero apprezzare: la colonna sonora della mia vita". "La colonna sonora della tua vita?" chiese lei. "Sei l'unico uomo che riesce ancora a sorprendermi. Di che cosa si tratta? Marco, con aria compiaciuta per la reazione di Lei, iniziò: "Siamo stati da sempre abituati a leggere la Storia, poi a vederla al cinema e in televisione; sono sempre stati gli occhi a farcela conoscere. E se provassimo invece a sentirla?" lui la osservò per capire le sue reazioni, ma Lei rimase immobile. "Ogni persona ha la sua particolare, fatta di frasi, voci, canzoni, poesie e anche di rumori e di silenzi, senza ripartizioni tra cultura così detta "alta", come si definisce la poesia o la musica classica, e "bassa" come la musica leggera: una distinzione per me inesistente. Non pensi che esistano brani musicali, libri, o poesie, quadri, sculture, che ti danno emozioni valide nel tempo e altrettanti che sono, scusa il termine, solo ciarpame?". "Perfettamente d'accordo" concluse Lei cominciando a comprendere il senso della proposta. "Aggiungerei una certa discrezionalità personale, vero?". Indice testualePrologoUn pomeriggio d'Inverno Le voci dell'infanzia Nonno Giovanni Il maestro Voci della scuola, l'adolescenza la farmacia le voci delle religioni le voci della natura Varazze Bardonecchia Mio fratello Luigi Il violino Le voci delle donne Alice Veronica Cristina La canzone d'autore italiana L'Ultimo viaggio Epilogo Ringraziamenti Biografia dell'autoreAlessandro Boidi Trotti è nato a Rosario, in Argentina, nel 1948. Diplomato al Liceo Classico Vittorio Alfieri a Torino, si laurea in Medicina e si specializza in Radiologia e poi in Oncologia.Dal 1992 Primario di Radioterapia all'Ospedale San Giovanni Vecchio di Torino, fino al 2013, quando va in pensione. Sposato con Francesca, farmacista in Torino, padre di Federico ed Elena. E' socio AMSI (associazione Medici Scrittori Italiani). Ha pubblicato con Araba Fenice il romanzo Una strana partita. Sempre con Araba Fenice è giunto tra i sei finalisti al Concorso: La serpe d'oro per racconti brevi, organizzato dall'AMSI. Non solo canzonette è il suo secondo romanzo.
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Non solo canzonette a Torino
Piazza dei Miracoli, il 18.11.2016alle ore 18.15, via Durandi, 13, Torino
Lei sorrise: "Molto interessante, ma tu mi avevi attirato qui oggi con la prospettiva di una "Proposta indecente". Spero lo sia davvero" e il suo fu uno sguardo di aspettativa, curiosità e complicità insieme. Si sedettero e ordinarono due tazze di thè a un impeccabile cameriere.
Lui dopo un attimo di silenzio in cui ammirò ancora una volta il lato seduttivo di lei, iniziò: "Sì, ti ho chiesto di venire perchè vorrei proporti un'esperienza che solo tu potrai capire e spero apprezzare: la colonna sonora della mia vita". "La colonna sonora della tua vita?" chiese lei. "Sei l'unico uomo che riesce ancora a sorprendermi. Di che cosa si tratta? Marco, con aria compiaciuta per la reazione di Lei, iniziò: "Siamo stati da sempre abituati a leggere la Storia, poi a vederla al cinema e in televisione; sono sempre stati gli occhi a farcela conoscere. E se provassimo invece a sentirla?" lui la osservò per capire le sue reazioni, ma Lei rimase immobile. "Ogni persona ha la sua particolare, fatta di frasi, voci, canzoni, poesie e anche di rumori e di silenzi, senza ripartizioni tra cultura così detta "alta", come si definisce la poesia o la musica classica, e "bassa" come la musica leggera: una distinzione per me inesistente. Non pensi che esistano brani musicali, libri, o poesie, quadri, sculture, che ti danno emozioni valide nel tempo e altrettanti che sono, scusa il termine, solo ciarpame?". "Perfettamente d'accordo" concluse Lei cominciando a comprendere il senso della proposta. "Aggiungerei una certa discrezionalità personale, vero?". |
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