Casa del diavolo
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La storia di un uomo coraggioso. Dalle Langhe all'America, negli anni '30 ai tempi del proibizionismo, quando bere alcool negli Stati Uniti era vietato, un langhetto di La Morra parte per la California, e diventa un "illegale" produttore di Barolo a stelle e strisce.
Una storia forte e avvincente, dove la volontà e il talento (e la spregiudicatezza), hanno la meglio. L'avventura di una famiglia piemontese nel Nuovo Mondo, tra gangster spietati e laboriosi contadini, vigne e grattacieli, navi transoceaniche e birocci di collina. Quarta di copertinaC'era da aver paura ad inoltrarsi in quella caverna di notte e Luigi capì che anche un duro come Valente non era a suo agio in quella situazione.Adagiato al fondo il primo tino e scelta la posizione migliore, i due si avviarono al camioncino per recuperare gli altri. ci sarebbero stati parecchi viaggi da fare. Il campanile di Santa Elena suonava cinque rintocchi quando Luigi scese dal furgone di Valente, esausto. "Siamo poi sicuri che a tenere questo affare in casa non rischio la sedia elettrica?" bisbigliava Luigi, chinato ad osservarne il fondo. "Luigi, state tranquillo. Siete in una botte di ferro. Stasera conoscerete i vicini e vi spiegheranno come vanno le cose qui. Voi siete un uomo intelligente, senza imprudenze vivrete sereno e arricchirete presto. Ve lo giuriamo sulle nostre madri" risposero all'unisono. "Sarà. D'altronde sapevo che qualche rischio avrei dovuto prendermelo ma trovare qui il mio torchio, son cose che spiazzano". Biografia dell'autoreAndrea Galeasso, 36 anni, è nato e vive a Bra. Psicologo e psicogerapeuta, restaura per passione bici e moto d'epoca. Questo è il suo primo romanzo.
C'era da aver paura ad inoltrarsi in quella caverna di notte e Luigi capì che anche un duro come Valente non era a suo agio in quella situazione.
Adagiato al fondo il primo tino e scelta la posizione migliore, i due si avviarono al camioncino per recuperare gli altri. ci sarebbero stati parecchi viaggi da fare. Il campanile di Santa Elena suonava cinque rintocchi quando Luigi scese dal furgone di Valente, esausto. "Siamo poi sicuri che a tenere questo affare in casa non rischio la sedia elettrica?" bisbigliava Luigi, chinato ad osservarne il fondo. "Luigi, state tranquillo. Siete in una botte di ferro. Stasera conoscerete i vicini e vi spiegheranno come vanno le cose qui. Voi siete un uomo intelligente, senza imprudenze vivrete sereno e arricchirete presto. Ve lo giuriamo sulle nostre madri" risposero all'unisono. "Sarà. D'altronde sapevo che qualche rischio avrei dovuto prendermelo ma trovare qui il mio torchio, son cose che spiazzano". |
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