Doppio superlativo
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Un racconto di fantasia che vuole portare ai ragazzi, e a chi la vuole ricordare o conoscere, la vera storia di Massimo Migliore, i suoi vissuti e la sua esperienza di giocatore di calcio e di uomo. Un riassunto del suo spirito e dei suoi valori visto da chi lo ha seguito e supportato nell'ultima fase della sua esistenza.
Un libro per i giovani calciatori e per i papà che credono in loro. Un inno all'amicizia, al gioco di squadra, alla vita. Quarta di copertinaQuando inizi a giocare a calcio capisci quasi subito una cosa, una sensazione che poi ti accompagnerà anche da grande, fino a quando non smetti di giocare: che uno dei momenti più belli del gioco non riguarda solo il campo o la partita, ma anche dopo, quando torni negli spogliatori e rimani lì un pò con i tuoi compagni..Anche i bambini, quasi tutti, fanno così: dopo la partita, che sia andata bene o meno, si dilungano in infiniti commenti su quello che è successo, si raccontano la loro versione, si consolano aggrappandosi a gigantesche ingiustizie per ridimensionare l'amaro della sconfitta o si esaltano a vicenda sull'onda fantastica della vittoria. Indice testualePrefazioneIl momento di raccontare Fischio d'inizio Il più forte di tutti nel colpo di testa La leva calcistica del '68 La maglia di Dasaev La priorità ad un amico Gioco e faccio due goal La partita più difficile Insieme, fino alla fine Epilogo Note dell'autore per i papà Biografia dell'autoreAndrea pascale, psicologo psicoterapeuta, vive e lavora a Cuneo. Docente dell'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona (IACP) di Milano. Ha fondato e diretto per 10 anni la Comunità terapeutica La Rocca di Roccasparvera, progetto di riabilitazione psichiatrica della Cooperativa Sociale Proposta 80 di Cuneo. Dal 2015 fa parte del Servizio di Psicologia Ospedaliera del S. Croce e Carle di Cuneo ed è consulente della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro il Tumore).Ha pubblicato per La Meridiana di Bari il saggio "L'acqua dalla Luna" e collabora con il settimanale la Guida di Cuneo. Carlo Cavallo nasce nel 1958. Ha lavorato per oltre 40 anni nel campo dell'immagine e della comunicazione come fotografo, creativo, illustratore e videoautore. Allo stesso tempo ha maturato e tuttora prosegue la personale ricerca come artista visivo con la pittura e il disegno, ma sconfinando anche in altri mezzi come la fotografia, il video e la parola.
Quando inizi a giocare a calcio capisci quasi subito una cosa, una sensazione che poi ti accompagnerà anche da grande, fino a quando non smetti di giocare: che uno dei momenti più belli del gioco non riguarda solo il campo o la partita, ma anche dopo, quando torni negli spogliatori e rimani lì un pò con i tuoi compagni..
Anche i bambini, quasi tutti, fanno così: dopo la partita, che sia andata bene o meno, si dilungano in infiniti commenti su quello che è successo, si raccontano la loro versione, si consolano aggrappandosi a gigantesche ingiustizie per ridimensionare l'amaro della sconfitta o si esaltano a vicenda sull'onda fantastica della vittoria. |
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