Il falco della regina
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Pittaluga, l'ex metronotte genovese venuto ad abitare a Carloforte, non ci sta. La morte suicida dell'amico brigadiere Matteo Santoianni lo convince poco. Eccolo allora riprendere il filo della storia narrata ne "Il Paradiso non è più qui ", accompagnato da un gruppo così stranamente assortito da risultare efficace oltre ogni più ottimistica previsione.
Il pensionato, l'ex minatore, la vedova, il guardiano e il surfer andranno a scoprire qualcosa che farà dubitare molti sull'esistenza di paradisi in terra. Una storia avvincente, di terribile attualità, tra rifiuti tossici, malaffare politico, segreti di Stato e di Pulcinella. Andrea Pugliese ancora una volta ci restituisce un'isola meravigliosa da visitare, intrigante da investigare. Quarta di copertinaQuando arriva in vista delle scogliere dell'isola di San Pietro, il falco della Regina ha già percorso almeno seimila chilometri di cui gli ultimi mille in volo senza scalo. Ha lasciato il Madagascar alla fine di ottobre puntando deciso verso nord. Dopo l'Oceano Indiano ha sorvolato Mar Rosso e Mediterraneo orientale prima di planare, in aprile, sugli strapiombi meno frequentati dell'isola.E' un predatore organizzato e le dimensioni ridotte rispetto al falco comune gli consentono maggiore agilità in volo. Leggero, si spinge facilmente oltre il chilometro d'altezza e lì, cullato dal vento, attende gli altri migratori quando, stremati, frenano in vista della costa. E' il momento in cui aironi e anatre hanno pensieri solo per uno sperone su cui riposare e qualcosa di cui nutrirsi. Lì, decine di falchi della Regina li accolgono disposti a poca distanza l'uno dall'altro, pronti ad attaccare. Il falco nidifica in piccoli spazi tra le rocce. Raramente si concede la comodità di una buca nel terreno. E' in genere attivo dall'alba al tramonto; tuttavia, in diversi a Carloforte lo avevano visto cacciare a pelo d'acqua durante le notti di luna piena. Corrado Pittaluga era uno di questi. Coi pescatori, era tra i pochi a frequentare la notte come se fosse il giorno. Biografia dell'autoreAndrea Pugliese è nato nel 1966 a Genova. Vive a Roma dove scrive e opera come consulente allo sviluppo locale, politiche del lavoro e innovazione. Tra i suoi libri: "People from IKEA", 2011; "Itinerari gastroesistenziali di un Italiano", 2011; "100 Pizzini di Bernardo P. ", 2007; "Persone smarrite", 2005.Con Araba Fenice ha pubblicato nel 2015 "Il donatore" e nel 2016 la seconda edizione de "Il Paradiso non è più qui".
Quando arriva in vista delle scogliere dell'isola di San Pietro, il falco della Regina ha già percorso almeno seimila chilometri di cui gli ultimi mille in volo senza scalo. Ha lasciato il Madagascar alla fine di ottobre puntando deciso verso nord. Dopo l'Oceano Indiano ha sorvolato Mar Rosso e Mediterraneo orientale prima di planare, in aprile, sugli strapiombi meno frequentati dell'isola.
E' un predatore organizzato e le dimensioni ridotte rispetto al falco comune gli consentono maggiore agilità in volo. Leggero, si spinge facilmente oltre il chilometro d'altezza e lì, cullato dal vento, attende gli altri migratori quando, stremati, frenano in vista della costa. E' il momento in cui aironi e anatre hanno pensieri solo per uno sperone su cui riposare e qualcosa di cui nutrirsi. Lì, decine di falchi della Regina li accolgono disposti a poca distanza l'uno dall'altro, pronti ad attaccare. Il falco nidifica in piccoli spazi tra le rocce. Raramente si concede la comodità di una buca nel terreno. E' in genere attivo dall'alba al tramonto; tuttavia, in diversi a Carloforte lo avevano visto cacciare a pelo d'acqua durante le notti di luna piena. Corrado Pittaluga era uno di questi. Coi pescatori, era tra i pochi a frequentare la notte come se fosse il giorno. |
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