Dal Rosa al Viso
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Il romanzo è un'immersione nel passato. E' incontro tra la grande e la piccola storia, in particolare tra l'epopea risorgimentale e le vicissitudini di due giovani che un giorno hanno incrociato i loro destini.
Con una prosa chiara, incalzante, cavalcando pensieri ed emozioni, l'autrice regala un sorprendente spaccato di vita dell'Ottocento piemontese: lo sfondo iniziale è la Valle Anzasca ai piedi del Monte Rosa e successivamente la bella e vitale Saluzzo, sotto il Monviso. Le pagine traboccano di vita vera, semplice e forte nella sua autenticità. Personaggi non di fantasia ma donne e uomini realmente esistiti. Una storia di famiglia e nello stesso tempo un grande affresco del Piemonte di fine Ottocento. Quarta di copertinaMaria era raggiante ed eccitata. Pensava con trepidazione alla tanto attesa festa della ormai prossima domenica e fantasticava con le illusioni e le speranze della sua giovane età. Il suo viso aveva una dolcezza infantile, espressa da occhi luminosi e verdi come i prati dei suoi pascoli. Le labbra sottili ma ben delineate erano tese ad un sorriso leggero che sembrava scaturire dai pensieri in cui si stava cullando.Un paesaggio alpino, degno di essere immortalato, l'avvolgeva ma lei lo ignorava, assorta come era nei suoi sogni. Alla sua sinistra la splendida catena del Monte Rosa, ammantata sulle cime più elevate dalle nevi perenni, rifletteva la luce del mattino in sfumature di colori tenui e brillanti. Tutt'intorno si ergevano creste e vette dalle forme più diverse con corsi d'acqua che precipitavano a fondo valle in salti e cascate che si rincorrevano con forte scrosciare e zampilli luminosi, fino a riversarsi nel torrente Anza che, gonfio e impetuoso, sembrava aver fretta di raggiungere la pianura per portarvi gli echi delle antiche genti Walser. Biografia dell'autoreAngela Delgrosso Bellardi, saluzzese di nascita, dopo la laurea - conseguita nel 1974 a 23 anni - in matematica presso l'Università degli Studi di Torino, intraprende la carriera di astronoma presso l'Osservatorio di Pino Torinese, dedicandosi allo studio delle stelle doppie e pubblicando periodicamente iil risultato delle sue ricerche su Astronomy and Astrophysics Journal, una delle principali riviste astronomiche, di cui viene nominata referee. Dopo cinque anni di intenso lavoro, rinuncia alla carriera per dedicarsi alla famiglia. Insegnante di Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali nella Scuola Media fino al 1987, ha terminato la sua esperienza in ambito scolastico nel 1990, dopo tre anni dedicati all'insegnamento dei diversamente abili.
Eventi collegati a Dal Rosa al Viso
Dal Rosa al Viso a Casa Galimberti
Casa Galimberti, il 12.12.2019alle ore 17.00, Piazza Galimberti, Cuneo
Dal Rosa al Viso a Saluzzo
Scuola di Alto Perfezionamento Musicale , il 15.11.2019alle ore 17.30, via Annunziata 1/B, Saluzzo
Maria era raggiante ed eccitata. Pensava con trepidazione alla tanto attesa festa della ormai prossima domenica e fantasticava con le illusioni e le speranze della sua giovane età. Il suo viso aveva una dolcezza infantile, espressa da occhi luminosi e verdi come i prati dei suoi pascoli. Le labbra sottili ma ben delineate erano tese ad un sorriso leggero che sembrava scaturire dai pensieri in cui si stava cullando.
Un paesaggio alpino, degno di essere immortalato, l'avvolgeva ma lei lo ignorava, assorta come era nei suoi sogni. Alla sua sinistra la splendida catena del Monte Rosa, ammantata sulle cime più elevate dalle nevi perenni, rifletteva la luce del mattino in sfumature di colori tenui e brillanti. Tutt'intorno si ergevano creste e vette dalle forme più diverse con corsi d'acqua che precipitavano a fondo valle in salti e cascate che si rincorrevano con forte scrosciare e zampilli luminosi, fino a riversarsi nel torrente Anza che, gonfio e impetuoso, sembrava aver fretta di raggiungere la pianura per portarvi gli echi delle antiche genti Walser. |
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