La Merica
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Descrizione Commenti dei lettori |
Claudia Claretto riesce a dire moltissimo in poche righe e questa è una dote rara. Scrive con grande efficacia evocativa, facendoci sentire parte della storia, come se fossimo lì con lei a provare / veder / vivere le stesse sensazioni.
Sono racconti affascinanti, con differenti sfumature, ma sempre "intriganti": una vita avventurosa, ricchezza di risorse mentali e autoironia, capacità di cogliere atmosfere e aspetti della personalità con sorprendente spirito di osservazione e profonda "empatia" verso il genere umano, in costante tensione emotiva. Finalmente qualcuno che sa vedere quanto di positivo c'è in ogni situazione! Emergono flash, ricordi ed esperienze della famiglia, delle radici e dare conforto e serenità nel confrontarsi col mondo. Quarta di copertinaQuesto libro vuole essere una carrellata festosa di personaggi e immagini incontrati in un anno in California, con la meraviglia di paesaggi sconosciuti e l'emozione di un'umanità varia e pittoresca che mi ha insegnato tanto. Americani, inglesi, francesi, turchi, giapponesi, cileni, venezuelani, messicani, colombiani, cinesi, austrialiani, neo zelandesi e...fiorentini e bolognesi....ognuno mi ha regalato un pezzetto di umanità.Vuol essere un omaggio a tutti i nostri cari che la povertà e i danni della guerra hanno costretto a vivere lontani dalla loro terra, portandosi dentro per sempre la malinconia struggente degli esiliati. Io sono vissuta in California per motivi di studio di mio marito, con un figlio piccolissimo per mano e un altro nella pancia, portata sulle ali dell'avventura, dell'amore per la scoperta delle anime prima ancora che dei luoghi. Per me "La Merica" è stata la vacanza, l'esplorazione gioiosa, il momento della riflessione in una pausa della mia vita intensa a Torino tra famiglia e scuola, è stata un recupero di energie prima di partire per l'avventura definitiva e piena della vita. Sono tornata arricchita di esperienza, affinata nella capacità di ascolto ed empatia, più forte e più gaia. Ma per loro no, per gli zii Federico e Caterina, per i cugini non è stata una vacanza, è stata la nostalgia, il pianto, la rinuncia, la battaglia per la sopravvivenza. Camminando per le strade, sentivo le loro voci, il respiro, i loro passi sulle strade bianche della California. Sentivo le mie radici respirare con me in un afflato senza fine. Questa, soprattutto questa, per me, l' America. Indice testualePrefazioneIntroduzione Partono i bastimenti Il marocchino gentile A little noise Impeache Nixon! Stuzzicadenti e "garage sale" Garage sale Cose turche Anatra all'arancia Mexico '73 Artichok (campi di carciofi e shock di altro tipo..) Mr. Smith Ottovolante Una piccola mela Aspettando Godot Again!!! Mogli in Finlandia La faglia di S. Andrea Housesboats I calzini di Kaspar Stuzzicadenti e uccelli, bambole e mele la carretta dei gelati Il diavolo e la vernice Sandali e cravatte Anna Karenina Cheeses rolling Le arance di David Self-confidence In quaresima NON si balla Le ossa del morto Il vento di San Francisco Sarà la vita Biografia dell'autoreClaudia Claretto è nata a Novalesa, all'ombra dell'abbazia benedettina, dove tornava festosamente ogni estate in vacanza dai nonni. Cresciuta in diverse piccole città del Piemonte seguendo in trasferimenti del padre militare per gli studi in pedagogia approdava a Torino, lasciando le piccole scuole del Moncenisio e di Giaglione e insegnava alle Vallette, quartiere difficile di immigrazione selvaggia. A Torino sono nati i suoi due figli. Per il suo ultimo tempo, ha scelto di tornare a Novalesa, in una casa di legno tra i boschi. Le sue passioni, oltre all'insegnamento, la "gente", l'alpinismo e la scrittura, che hanno da sempre accompagnato e confortato la sua vita. Ha tradotto dal francese biografie di François Mauriac e Julien Green per la editrice Borla, di Torino, nel 1965.Ha pubblicato poesie su "Il foglio" (quello cattolico, di Torino) ha vinto per due volte il primo premio al concorso "Una fiaba per la montagna" in patois français-provenzale, con la mamma, Letizia Provenzale, indetto dalla comunità montana delle valli di Lanzo. Ha pubblicato sempre presso l'Araba Fenice "Le storie del vento", con grande riscontro di gradimento.
giuliana graziato
ha scritto:
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inserito: 27.01.2018 22:06
sono una grande appassionata lettrice da sempre: raramente un libro, una raccolta di racconti, mi ha così profondamente emozionata
Questo libro vuole essere una carrellata festosa di personaggi e immagini incontrati in un anno in California, con la meraviglia di paesaggi sconosciuti e l'emozione di un'umanità varia e pittoresca che mi ha insegnato tanto. Americani, inglesi, francesi, turchi, giapponesi, cileni, venezuelani, messicani, colombiani, cinesi, austrialiani, neo zelandesi e...fiorentini e bolognesi....ognuno mi ha regalato un pezzetto di umanità.
Vuol essere un omaggio a tutti i nostri cari che la povertà e i danni della guerra hanno costretto a vivere lontani dalla loro terra, portandosi dentro per sempre la malinconia struggente degli esiliati. Io sono vissuta in California per motivi di studio di mio marito, con un figlio piccolissimo per mano e un altro nella pancia, portata sulle ali dell'avventura, dell'amore per la scoperta delle anime prima ancora che dei luoghi. Per me "La Merica" è stata la vacanza, l'esplorazione gioiosa, il momento della riflessione in una pausa della mia vita intensa a Torino tra famiglia e scuola, è stata un recupero di energie prima di partire per l'avventura definitiva e piena della vita. Sono tornata arricchita di esperienza, affinata nella capacità di ascolto ed empatia, più forte e più gaia. Ma per loro no, per gli zii Federico e Caterina, per i cugini non è stata una vacanza, è stata la nostalgia, il pianto, la rinuncia, la battaglia per la sopravvivenza. Camminando per le strade, sentivo le loro voci, il respiro, i loro passi sulle strade bianche della California. Sentivo le mie radici respirare con me in un afflato senza fine. Questa, soprattutto questa, per me, l' America. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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