Gloria e la casa di cartone
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Descrizione Commenti dei lettori |
Gloria e la casa di cartone è la storia di una donna e della sua famiglia tra gli anni '50 e oggi: la montagna di Genova, quand'era ancora campagna, e la metropoli "senz'anima" dei nostri giorni, dove spesso le esistenze, le amicizie, gli affetti si perdono.
Una vita sospesa tra la nostalgia di un'agreste infanzia felice e la realtà quotidiana dei tempi moderni, tra un complicato matrimonio d'amore e un difficile lavoro precario. Daniela Biondo ci dona una storia bella, all'ombra della casa di cartone, rifugio di Gloria da bambina e indispendabile ricordo di momenti sereni, quando la maturità e la vecchiaia presentano il conto. Quarta di copertinaIndossava scampoli di stoffe avanzati alla mamma e li avvolgeva intorno alla vita, sulle spalle appoggiava uno scialle di lana con le frange lunghe ed entrava sontuosa nell'involucro per dare vita alla sua vena poetica.Ipotizzava che la vita potesse scorrere all'interno, si muovevea a piccoli passi, stretta tra le fragili pareti, come un baco da seta dentro il bozzolo e innalzava castelli in aria. Disegnava fargalle al suo interno con dei pastelli di cera, pensando che da lì a poco avrebbero spiegato le ali e si sarebero innalzate nel cielo. Lei sarebbe volata con loro. Goria prendeva quota, solcava i cieli e si alzava sempre più in alto con la fantasia. E la favola iniziava, prendeva forme e vita, la casa di cartone assumeva un'altra dimensone e proporzione, si trasformava in un palazzo magico in una reggia dorata, nel più fantastico e colorato corpo celeste. Anzi forse la storia era ambientata su una supernova molto luminosa che esplodendo nella galassia si espandeva velocemente per creare tante nuove stelle e formava tante nuove avventure. Biografia dell'autoreDaniela Biondo vive a Cogoleto, è sposata ed ha due figlie.Ha iniziato a lavorare giovanissima nel settore "Human Resource" presso una grande azienda genovese: l'Ansaldo. Ha alternato l'impegno lavorativo, a quello familiare e di volontariato. Ha seguito spesso il marito nei suoi spostamenti di lavoro in Italia e all'Estero. Ha avuto così la possibilità di incontrare e di conoscere moltissime persone e capire che la vita di ognuno è un romanzo da raccontare. Nel 2014 pubblica con Araba Fenice: " Too much" (menzione di merito nel 2016).
maria luisa
ha scritto:
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inserito: 16.06.2018 16:57
Gloria e la casa di cartone portano il lettore a conoscere vite semplici ma importanti e lo conducono ad apprezzare,imparare molte cose ma soprattutto a riflettere ;un semplice scatolone di cartone ha permesso a Gloria di giocare e sognare.I bambini del 2018 sono ancora capaci di sognare ed inventarsi delle storie ?-Il romanzo in uno stile chiaro ma ricco di precisazioni ,ambientato nella Genova degli anni del suo boom edilizio ,ci fa conoscere le disastrose conseguenze che l'uomo ha causato alla Natura e di cui ancor oggi ne subiamo le conseguenze.L'uomo del 2018 riuscira' a rispettare meglio l'ambiente ?La lettura del libro e' stata molto piacevole e ricca di spunti per riflessioni personali,
sabrina barisone
ha scritto:
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inserito: 06.02.2018 10:23
Immagini ed emozioni di una Genova.del passato e del presente. Una bella storia da assaporare ad ogni pagina ed una continua voglia di scoprire di piu'.
vilma bressa
ha scritto:
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inserito: 24.11.2017 11:39
Sono all'ultima pagina del libro, che peccato!!! è stata una lettura piacevole che mi ha letteralmente catapultata indietro nel tempo. Complimenti x la descrizione precisa e colorata dei luoghi e dei personaggi. Si denota anche un amore immenso da parte della scrittrice x la sua città e per la gente che vi abita. Non rimane altro che fare i complimenti all'autrice e attendo con ansia la pubblicazione del prossimo romanzo.
brigitte
ha scritto:
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inserito: 24.09.2017 14:40
Piacevole storia di vita vissuta, ambientata nei chiaro scuri di una Genova del dopoguerra in rapida trasformazione. Come meglio affrontare le vicissitudini della vita quotidiana con un approccio di apertura verso gli altri.
rosa
ha scritto:
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inserito: 08.09.2017 11:30
Leggere questo libro mi ha fatto rivivere la fanciullezza e la spensieratezza di bambina nella mia città, molto bello e delicato.
carolina
ha scritto:
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inserito: 04.09.2017 09:24
In questo libro la scrittrice riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo dei protagonisti coinvolgendo il lettore in una bella ed appassionante storia di vita vissuta; lo sfondo di Genova,la sua storia e la sua evoluzione fanno da splendida cornice a questo bel romanzo.
angela
ha scritto:
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inserito: 17.08.2017 18:27
Un affascinante viaggio nei ricordi di una vita vissuta in un'epoca di cambiamenti che unisce al racconto delle esperienze personali di una donna che ha sempre lottato la descrizione dei mutamenti del territorio avvenuti a Genova dagli anni '50 ai giorni nostri.
francisca
ha scritto:
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inserito: 03.08.2017 09:38
Letto tutto d'un fiato perché ogni pagina suggeriva quella successiva. Un racconto emozionante, caldo, intenso ma anche ironico. Storie di antiche donne, guerriere. Donne in grado di cambiare non solo il corso della propria vita, ma anche, con dolcezza e fermezza, la vita dei propri affetti. E poi un bel tuffo in luoghi e emozioni di una Genova che non conoscevo
mary
ha scritto:
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inserito: 17.07.2017 10:34
Mi sono identificata molto nella storia di Gloria poichè ho vissuto nel periodo del cambiamento sia territoriale sia di vita vissuta. E' meraviglioso come l'autrice abbia raccontato I sogni di Gloria e la realtà e come Gloria sia riuscita a sopravvivere nonostante le tante avversià della vita.
susy
ha scritto:
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inserito: 06.07.2017 09:44
Il fiume e la vita che scorre in un intreccio poetico e umano di una donna e la sua citta', i suoi ricordi felici di bambina e la
scoperta quotidiana di una realtà che fa crescere; luoghi, persone, sentimenti, eventi, si alternano in una splendida danza di colori che suscita curiosità ed emozione nel lettore che si ritrova molto spesso protagonista, perchè in ciascuno di noi c'e' e ci sarà sempre una casa di cartone.
stella
ha scritto:
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inserito: 29.06.2017 14:05
La storia di Gloria è una storia di vita vissuta, con tutte le gioie e i dolori che normalmente la vita ci regala. La narrazione, che copre l’intero arco di vita di Gloria dal dopoguerra ad oggi, racconta sogni e realtà, speranze e delusioni, amore e disperazione. Fa da sfondo alla storia la città di Genova, che, come la protagonista, conosce bellezza e devastazione, ma entrambe alla fine dimostrano di avere la grande capacità di sopravvivere.
Un libro quindi sostanzialmente diverso dal precedente, mentre nel primo ogni personaggio viveva in poche pagine, nel secondo Gloria è protagonista assoluta dalla prima all’ultima pagina. Anche lo stile della scrittura è notevolmente differente, i dialoghi spontanei e immediati di Too Much si sono trasformati in descrizioni lunghe e articolate con l’utilizzo di parole più ricercate e meno presenti nel linguaggio verbale quotidiano. Questo, però, senza penalizzare in alcun modo la fluidità della lettura. Questo libro conferma la capacità di Daniela di elaborare le storie e di trasmettere le emozioni in modo coinvolgente.
marlene
ha scritto:
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inserito: 22.05.2017 20:08
La storia di Gloria è la storia di molte di noi cresciute nel periodo del cambiamento territoriale. L'autrice ha descritto in modo semplice e chiaro mostrando molta sensibilità nel trattare argomenti profondi senza drammatizzare.Genova che cambia e cambia la vita degli abitanti.
Il finale è sorprendente pensavo finisse in un modo ed invece è andata diversamente. E perché no! Imparare dai genovesi come risparmiare
maria luisa brandino
ha scritto:
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inserito: 08.05.2017 11:27
La storia di una donna forte e ricca di amore da donare che si intreccia con la storia di Genova e di tante famiglie che hanno lottato e lottano per poter godere ancora dei Doni della Natura.
Un libro da leggere per conoscere la storia e da rileggere per non perderne la delicatezza e la profondità dei sentimenti descritti.
Indossava scampoli di stoffe avanzati alla mamma e li avvolgeva intorno alla vita, sulle spalle appoggiava uno scialle di lana con le frange lunghe ed entrava sontuosa nell'involucro per dare vita alla sua vena poetica.
Ipotizzava che la vita potesse scorrere all'interno, si muovevea a piccoli passi, stretta tra le fragili pareti, come un baco da seta dentro il bozzolo e innalzava castelli in aria. Disegnava fargalle al suo interno con dei pastelli di cera, pensando che da lì a poco avrebbero spiegato le ali e si sarebero innalzate nel cielo. Lei sarebbe volata con loro. Goria prendeva quota, solcava i cieli e si alzava sempre più in alto con la fantasia. E la favola iniziava, prendeva forme e vita, la casa di cartone assumeva un'altra dimensone e proporzione, si trasformava in un palazzo magico in una reggia dorata, nel più fantastico e colorato corpo celeste. Anzi forse la storia era ambientata su una supernova molto luminosa che esplodendo nella galassia si espandeva velocemente per creare tante nuove stelle e formava tante nuove avventure. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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