Punti di luce
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Punti di luce. Immagini in trasformazione è il quarto libro della Collana, Tracce di benessere ricombinate...(tbr), ideata e diretta da Daniela Gariglio. Il libro narra un percorso di trasformazione che si inserisce in modo naturale nello spirito sinergico di questa Collana, illuminata dalle illustrazioni di Albertina Bollati. Demarchi rivisita un suo percorso di Fumetti (78 tavole di vignette), con le avventure di Leggy, un legionario che vive da solo, nel deserto: un libro, pubblicato nel 2002 per condividere nuove energie e stimoli creativi, scaturiti dal percorso psicoanalitico dell'autore. A distanza di quasi vent'anni, Demarchi ne rivisita i "Fumetti" sistemandone i nuovi commenti in Punti di luce: l'invenzione creativa aveva ripercorso alcuni movimenti analitici e anticipato dei movimenti reali. Ciò va nel senso dello spirito di questa specifica Collana che presenta Autori con uno spessore anche artistico in un "raccordo arte-scienza".
Indice testualePrefazioneTrasformazione e relazione Riferimenti bibliografici Daniela Gariglio A proposito dell'illustrazione di copertina Ora il tempo scorre amico Albertina Bollati Introduzione alla lettura (Prima parte) Enzo Demarchi Il viaggio Nascita dei Fumetti Prima rilettura in sedimentazione Copertina prima pubblicazione in Linguaggi Un lungo lavoro Enrico Maffiotti Un ricordo dalla parte seconda di Linguaggi Immergendoci nella rarefazione Daniela Gariglio Tavole dei Fumetti Introduzione alla lettura (seconda parte) Enzo Demarchi Il viaggio continua in autoanalisi Nascita e realizzazione di Punti di luce E ora, viaggiamo insieme? Ultime raccomandazioni di viaggio Riferimenti bibliografici Tavole commentate Enzo Demarchi Postfazione L'attesa Matteo Riccò Prime impressioni di lettura Leggere, ri-leggere, dialogare Giuliana Ravaschietto Biografia dell'autoreEnzo Demarchi è nato e vive nel Vercellese dove gestisce un'azienda commerciale legata al settore agricolo. Da sempre animato da un vivo interesse per la pratica sportiva, ha seguito diverse discipline: in particolare l'alpinismo, vissuto come ricerca di spazi di libera espressione della mente e del corpo, a contatto con la natura. Questo è stato sentito dall'autore come precursore di un suo successivo viaggio analitico-creativo da cui è anche emerso un piacere per la scrittura. Nel 1997, pubblica Un padre racconta con l'Autore libri Firenze. Il libro, che raccoglie una serie di storie pre-notturne, inventate per iil figlio in tenera età, riceve diversi riconoscimenti da Associazioni culturali. Nel 2001 (con i racconti "Giovanni dei Quarti" e "La notte" in AA.VV. Echi...Gemme), nel 2002 (con Linguaggi. Rapporti nati dalla ricombinazione di voci antiche), è un Autore della Collana I Nuovi Tentativi, ideata e diretta da Daniela Gariglio (Tirrenia Stampatori). Linguaggi ha riscosso un certo interesse come emerge dalle segnalazioni ricevuto. Ora, Punti di luce narra l'emozione per avere riscoperto e reinterpretato quei fumetti datati, arricchendoli con nuove spiegazioni.
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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congeniali i fumetti di livello. Ringrazio quindi Daniela Gariglio per avermi fatto conoscere il
coinvolgente cammino evolutivo narrato da Enzo Demarchi, che, in questo originale libro
racconta qualcosa della sua storia analitica attraverso Leggy, il Legionario, divenuto
ormai anche per me un “reale amico”. Scrive Demarchi (p. 22 ) : “ A un certo punto del mio
percorso psicoanalitico, mi ero trovato ad immaginare certe scene che mi ero poi divertito a
rappresentare nei fumetti (…) i fumetti sarebbero diventati un materiale creativo con cui
interagire allo stesso modo dei sogni. (...)”
Ho incontrato Leggy sotto il sole rovente del deserto e subito ho condiviso la sua totale
solitudine. Pochi e sapienti tratti ben disegnati lo mostrano nervoso e agitato in balia dei
suoi conflitti. Non ha volto, Leggy, ma solo un cappello da legionario eppure (e qui sta la
grande bravura del suo autore) impari a conoscerlo intimamente. Avverti, vignetta dopo
vignetta, il suo desiderio di percorrere un cammino verso un metodo creativo che lo liberi da
quei nodi e traumi i quali, in modi diversi, potrebbero essere stati anche i nostri.
Dalle prime strisce che lo rappresentano schiavo ogni giorno della stessa monotonia e della
coazione a ripetere in quel suo deserto di albe, sogni a occhi aperti, calura, notti con la luna
o nere come la pece, avverti poi lentamente piccoli bagliori di creatività che popoleranno la
sua piccola tenda e trasformeranno un poco le dune del deserto e i paradigmi del solitario
Leggy.
Dapprima apparizioni, miraggi, sbalzi spazio-temporali, gli sovvertiranno la vita e Leggy
affronterà il nuovo stato aggiungendo anche pizzichi di ironia e poi in un crescendo surreale
tipo sci nel deserto e uova al tegamino … lo vedremo dialogare fitto fitto con un misterioso
tuareg che gli risveglierà tutte le paure consce e inconsce, dipingere, incontrare gruppi e
auto e moto, vedere i mostri che lo accompagnano, aerei che gli consegnano la posta … e
ecco un altro essere tutto peloso per amico …
In un certo qual modo l’esistenza è mutata: Demarchi attraverso il fumetto e il lavoro analitico
percepisce che deve prendersi cura di sé stesso, liberare nel possibile tutte le energie
bloccate che ci incatenano e fanno vivere da schiavi dentro le prigioni create nella nostra
antica storia e nel presente. E’ necessario ricuperare tutto il dolore e i traumi, guardarli in
faccia senza paura, viverli, farli passare tramite nuove affettività e finalmente dissolverli,
andare oltre.
Annota Demarchi (p.115 ): “Sembra tutto semplice condensato in poche righe ma quanto
lavoro, affetto, tempo, energie impiegate … per procedere nel cammino di ricerca per
produrre … un piccolo passo: due tavole disegnate a mesi di distanza … avevano portato
alla luce soltanto qualche piccolo cambiamento …”
E come far crescere quella scintilla e farla diventare fiamma ardente di conoscenza, di vita,
di evoluzione e mutazione? Ci vuole un coraggio alchemico, tanta consapevolezza e la
grande apertura verso nuove relazioni vere, diversi metodi di esistenza. Senza relazioni
infatti si muore dentro.
Esperienza di relazione che è fra l’altro fondante nel pensiero e lavoro psicoanalitico di
Daniela Gariglio. Nella prefazione (pp. 7-18) scrive: “Punti di luce è un libro che ci racconta
un lungo viaggio (…) E’ il vero viaggio analitico, incrementabile nella sedimentazione per
mantenere in autoanalisi, nel corso della vita, l’esperienza vivifica di solitudine creativacreatrice (…) è proprio la solitudine che, una volta disattivatesi angoscia e paura per il
possibile incontro con un nuovo in agguato … può
diventare creatrice, cioè originale, rispetto ad un prima della persona o in generale rispetto
alla situazione di appartenenza (p. 15) (…). Per Eric Fromm … con una psicoanalisi che
celebra l’“amore per la vita” – e lo dico in parte con parole mie, visto che vi concordo -:
‘benessere, significa essere pienamente nati,’ attualizzando le proprie potenzialità di cui,
quelle creative, sono presenti sin dagli albori dell’umanità.” (p. 13).
L’esperienza creativa in tutti i suoi molteplici aspetti è pertanto il punto focale di questo
estroso libro che permette di apprezzare e far proprie le esperienze e il vissuto dell’autore.
L’inconscio si mostra attraverso Leggy e le sue stravolte avventure che conducono sempre
a vari punti di conoscenza, punti di luce appunto. Punti dell’immaginario e delle visioni, delle
rappresentazioni e dei sogni. In fondo noi viviamo di immagini dentro e fuori che comunicano
attraverso un linguaggio magico e reale e narrano la nostra storia. Immagini allo specchio e
immagini del presunto reale e del mito che in noi si amplifica e si sottrae in tutti i deserti che
abbiamo attraversato. Ciascuno è un deserto monologante che può divenire “noi” quando
ci trasformiamo e cerchiamo di raggiungere ciò che in verità siamo. Una grande lotta oggi
e qui sulla terra che ci coinvolge a ogni istante e ci sconvolge anche buttando via alla rinfusa
tutte le nostre conquiste come nei fumetti. Viviamo di rappresentazioni e in esse ci
confondiamo come su di un palcoscenico sempre in movimento, pronto a cambiare i
personaggi e a metterli di fronte a altre disastrose o affascinanti avventure. Nulla ci
meraviglia nel regno delle strisce dove da un buco del deserto può uscire un tedesco e
pensare di avere finalmente attraversato il muro e essere giunto dall’altra parte, a Berlino
… o dove i personaggi importanti della nostra esistenza possono mostrarsi tutti insieme
sulla stessa spiaggia … E’ Leggy a compiere il miracolo della invenzione e della favola
che avvolgono tra il serio e il faceto il nostro peregrinare su questa terra.