Buddha e l'Occidente

Nella sua opera Ettore Fili ha affrontato sistematicamente il tema della liberazione della mente dalla sofferenza interiore, dal disagio e dall'angoscia, comparando il pensiero originario del Buddha con quello di pensatori d'Occidente, a partire da quelli dell'antica Grecia fino allo Stoicismo romano, per poi giungere a Schopenhauer e Jung. Lo studio, condotto anche con l'ausilio dei metodi della ricerca storica, consente al lettore un affascinante viaggio plurisecolare attraverso il Buddha ed il raffronto coi pensatori d'Occidente che  diedero vita ad una saggezza filosofica e psicologica ormai colposamente dimenticata, ma la cui rivisitazione, accessibilissima a tutti proprio nello smarrimento e superficialità correnti - consentirebbe ancora oggi un sicuro rifugio per la tranquillità interiore da ciò che di alieno può apparire nell'attuale clima di globalizzazione delle identità e di continua confusione dei ruoli. In proposito il Prof. Giulio Cesare Giacobbe (psicoterapeuta, scrittore, docente di 'Fondamenti delle discipline psicologiche orientali'  presso l'Università di Genova) ha rilevato: "Ettore Fili applica il proprio ponderoso studio da un punto di vista filosofico. In questo il suo studio è interessante, notevole e meritorio. Specie se si considera che svolge una comparazione con la filosofia occidentale che  poche volte è stata indagata prima. I filosofi ne godranno, spero." A sua volta la Prof.ssa Luisa Montecucco (docente di 'Filosofia della mente' e di 'Filosofia della scienza' presso l'Università di Genova), pone in luce come la dottrina originaria del Buddha "svela le cause che portano ad ignorare la natura illusoria di tutta la realtà"  che l'uomo si costruisce con le proprie aspettative o le sue avversioni, e che il Buddhismo tende a far superare grazie ad un semplice e logico "percorso di liberazione attraverso l'osservanza di norme morali e l'estinzione di ogni turbamento, percorso teoricamente accessibile a tutti. Anche alle origini della filosofia occidentale è presente il nesso tra comprensione razionale e  saggezza pratica (o anche vera e propria ascesi spirituale), come ricorda il capitolo che Fili dedica al rapporto tra buddismo e pensiero antico."