Ricordi di un maestro
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Con questso racconto, quasi una forma di diario scolastico, ho voluto ripercorrere gli anni della mia esperienza di maestro, esperienza che mi ha impegnato per un periodo che va dal 1966 al 1989, e ho concentrato la mia attenzione sulla sperimentazione del doposcuola C.R.E.S. (Centro Ricreativo Educativo Scolastico 1976-78) e sulla nascita della scuola elementare a tempo pieno di Bra (Cuneo) 1978-85.
Si tratta di un periodo che sta a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta del secolo scorso, un periodo di fermenti sociali e politici con ricadute anche sul mondo della scuola. Parlo quindi di cose accadute circa quarant'anni fa, di argomenti che, però, nonostante la distanza di tempo, conservano ancora oggi una loro attualità: la politica e la scuola, la condizione giuridica degli insegnanti, i concorsi e le carriere dei docenti, i rapporti tra i maestri e le famiglie degli alunni, l'organizzazione del tempo scuola, gli attriti tra la scuola pubblica e quella privata, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole e altre questioni ancora. Quarta di copertinaAlcune maestre, con atteggiamento materno, si preoccupavano anche della stanchezza dei loro alunni da un lato e del loro bisogno di movimento dall'altro: "Il lavoro è diventato più faticoso per tutti, specialmente per i fanciulli, che risentono anche della vita laboriosa ed intensa della famiglia in questa stagione. Poveri piccoli! Alcuni hanno tanto sonno, il loro capo tentenna, i loro occhi si assopiscono. Non oso rimproverarli perchè so che, prima di venire a scuola, hanno già governato al pascolo i loro animali per un'ora o due".Indice testualePremessa dell'autoreNon volevo fare il maestro La scuola sussidiata e il concorso magistrale Il quaderno di cronaca scolastica Un anno a Grinzano, frazione di Cervere Da bra zona Veneria, a Cavallermaggiore frazione Madonna del Pilone Otto anni a Cinzano, frazione di S. Vittoria d'Alba I decreti delegatiper la riforma della scuola Un doposcuola da riorganizzare Il progetto per un doposcuola C.R.E.S. Inizio della sperimentazione del doposcuola C.R.E.S. Insegnanti contrari al doposcuola C.R.E.S. Nasce la Colonia Estiva Diurna di Bra Un anno di transizione L'addio a Cinzano Scuola a tempo pieno: anni secondo e terzo Scuola a tempo pieno: crescita e completamento Il problema del coordinatore Renzo Ponzo: un uomo Ritorno a scuola Addio scuola La scuola elementare Edoardo Mosca Un nuovo anno scolastico La scuola a tempo pieno ai giorni nostri L'ultimo appello Prospetti riassuntivi Biografia dell'autoreFilippo Franciosi è nato a Torino l'11 maggio 1940, oggi risiede a Bra, dove ha svolto l'attività di insegnante elementare dal 1967 al 1989 e in tutto questo periodo di tempo ha contribuito sia a livello di progettazione sia a livello di coordinamento alla gestione in Bra di un doposcuola comunale detto C.R.E.S., di una colonia estiva diurna per gli alunni delle scuole elementari e alla nascita di una scuola elementare a tempo pieno, la scuola Edoardo Mosca. Dal 1979 ha fatto parte del Consiglio di Amministsrazione della Cassa di Risparmio di Bra prima e dal 1994 del Consiglio della Fondazione della stessa banca, incarico che riveste tuttora.Nel 1989 ha ottenuto il pensionamento dalla scuola ed è entrato a collaborare con lo Spi Cgil, come responsabile prima della Lega Spi diBra e successivamente dello Spi provinciale di Cuneo; infine, come responsabile dell'informazione ha operato presso lo Spi regionale di Torino fino all'anno 2000. Nel 2005 ha conseguito la laurea in "Scienze dell'Educazione" con indirizzo socio ambientale presso l'Università di Torino discutendo una tesi incentrata sul tema della disobbedienza". Dallo stesso anno è membro dell'Ordine dei Cavalieri del Roero. Ha pubblicato tre romanzi: L'ultima finestra ( Editrice Italia Letteraria - Milano - 1989), Per vivere ancora (Editrice Libera età - Roma - 1996), Le tentazioni di fra Candido (Editrice L'Arciere - Dronero - 2008).
Alcune maestre, con atteggiamento materno, si preoccupavano anche della stanchezza dei loro alunni da un lato e del loro bisogno di movimento dall'altro: "Il lavoro è diventato più faticoso per tutti, specialmente per i fanciulli, che risentono anche della vita laboriosa ed intensa della famiglia in questa stagione. Poveri piccoli! Alcuni hanno tanto sonno, il loro capo tentenna, i loro occhi si assopiscono. Non oso rimproverarli perchè so che, prima di venire a scuola, hanno già governato al pascolo i loro animali per un'ora o due".
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