Vite accanto

Con stile lieve ed elegante il libro narra più storie ambientate fra Racconigi e Torino, tra la fine del Ottocento e i primi decenni del Novecento. Trait d’union dei vari personaggi il “freddo” matrimonio fra Giovanna Gramaglia e il farmacista e studioso Cesare Mancini, facoltosi borghesi. Isabella Garavagno, al suo terzo volume dopo il romanzo “Solamente vita” (2009) e i racconti di “Qualche volta succede” (2010), dimostra la maturità raggiunta come attenta e raffinata scrutatrice di sentimenti e moti segreti dell’anima. Tante volte viviamo “accanto” anziché “vicini” o “insieme”; troppo tardi ci rendiamo conto di aver perso occasioni per condividere parole e affetto. La grande storia con il Positivismo, la Guerra di Libia, l’affermarsi e la caduta del Fascismo avvolge e condiziona i personaggi e spesso sconvolge la vita e le storie personali anche in una comunità piccola e raccolta come quella descritta. Belle le descrizioni dei luoghi, del fluire delle stagioni, del fiorire dei sentimenti; indimenticabili alcune figure, specialmente femminili.
Un libro che si legge in un fiato, che affascina e incanta.