Birichinate di uno scolaro discreto
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Un giorno in cui Mario il macellaio aveva nella sua stalla un torello che prima o poi sarebbe finito a quarti sul banco del suo negozio, a Caviòt, suo vicino di casa, una sua mucca che aveva nella sua stalla, venne al "bò" proprio in quei momenti. Pensarono di farla ingravidare da quel torello, già buono (fecondo), ma destinato al macello. Così si fece l'accordo fra Mario e Caviòt e si provvide di conseguenza. Il macellaio non aveva una stalla adatta alle monte e nemmeno l'aveva Caviòt. Decisero di farlo all'aperto, nel piazzale davanti alla stalla del macellaio, che è posto proprio sotto il ponte della chiesa. C'era ancora un inconveniente da superare. Il torello era ancora giovane e quindi di dimensioni piuttosto modeste, nel confronto di quella mucca che, invece, era piuttosto modeste, nel confronto di quella mucca che, invece, era piuttosto sviluppata. Ponendosi un problema di "livelli", fu scavata nella terra una piazzola con una base di circa quindici, venti centimetri, più in basso rispetto al livello naturale del piazzale. Poi fu posizionata la mucca in quella piazzola, in modo che risultasse posta più in basso rispetto al piano dal quale operava il toro. Per consentire ad entrambe le bestie di essere in posizione agevolata all'accoppiamento. Nel mentre che quell'operazione di monta taurina era in corso, sul ponte, come di consueto, passò il prevosto che, avvertendo la presenza di gente dal basso dell'arcata, si affacciò al parapetto ad osservare, mentre si stava cercando di livellare i due animali. A Caviòt, sempre di buon umore, non gli venne sul momento il solito saluto deferente ma pensò bene di chiedere al parroco se desiderava scendere a dare una mano. Era un parroco molto educato e di vecchio stampo.
Si limitò a dire che non era il caso e augurò buon lavoro. Quarta di copertinaOdello. storico del territorio, ci regala un altro capitolo delle sue memorie d'infanzia, dopo il fortunato "Malizie ingenue". Con queste "Birichinate" si arricchisce la memorialistica italiana del dopoguerra, quel tempo contadino ingenuo e spavaldo, quando i bambini erano già dei piccoli uomini, e il futuro non poteva che essere migliore.Una prova d'autore straordinaria, divertente e saggia. Biografia dell'autoreGiammario Odello è nato a Mondovì il 9 dicembre 1948, e risiede a Nucetto. E' sposato con due figli. Di formazione tecnico-manageriale con esperienze lavorative in Ansaldo Meccanico Nucleare di Genova ed in Michelin a Fossano, ha terminato il percorso professionale in Alpitel ricoprendo diversi incarichi sino ad Amministratore Delegato. Ha costantemente coltivato interesse per la storia locale alla cui scoperta si dedica, in particolare da quando è in pensione. E' stato iscritto all'albo dei giornalisti non professionisti, ha collaborato con periodici ed ha pubblicato alcuni testi di storia locale: "Vicende storiche ed altre notizie di Nucetto e dintorni" Olocco 1979 - "La Comunità del luogo di Nucetto durante il secolo XVIII - Cronaca dagli ordinati comunali" Stilgraf 1992 - "La nuova chiesa parrocchiale di S.M. Maddalena di Nucetto in occasione del 1° centenario 1897 - 1997" Stilgraf 2009 - "Perlo e la sua gente" Alma Tipografica 2010 - "Il forte di Ceva" Araba Fenice 2012 - "Ceva al tempo del Governatore" Araba Fenice 2013.Nel 2014 ha pubblicato, sempre con Araba Fenice "Malizie ingenue di un bambino".
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Birichinate di uno scolaro discreto a Nucetto
il 07.12.2015alle ore 21.00, Nucetto
Odello. storico del territorio, ci regala un altro capitolo delle sue memorie d'infanzia, dopo il fortunato "Malizie ingenue". Con queste "Birichinate" si arricchisce la memorialistica italiana del dopoguerra, quel tempo contadino ingenuo e spavaldo, quando i bambini erano già dei piccoli uomini, e il futuro non poteva che essere migliore.
Una prova d'autore straordinaria, divertente e saggia. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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