Segreti in famiglia
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Un grande affresco dell'Italia di inizio Novecento, tra le valli valdesi e le trincee della Prima Guerra Mondiale, tra la Sicilia torrida e crudele e il nord anarchico e borghese. La Trossarelli ci narra una storia forte: un matrimonio d'amore e d'inganno, un figlio illegittimo e sconosciuto, donne dal temperamento di fuoco, uomini coraggiosi e codardi.
Un romanzo avvincente, in cui la storia dei personaggi è avvolta, travolta, condotta dalle vicende di una Nazione alla ricerca di se stessa. Quarta di copertinaL'interrogatorio si interruppe bruscamente. Gli occhi della mamma Leti si erano staccati dalla faccia di Cosimo e fissavano un punto del piazzale trasformato in pista da ballo dove il padrone di casa ballava allacciato a una signora di un buon palmo più alta di lui, una bellezza piuttosto vistosa, in un abito di un rosso squillante che non voleva passare inosservato.Perso ogni interesse per il giovano Isgrò, la signora Nunzia fece qualcosa di impensabile, che lo lasciò esterrefatto. "Ecco il porco con la sua troia!" esclamò a voce abbastanza alta per essere udita dagli altri due. Poi si girò e sputò per terra con dispregio. Di questa terribile verità Costanza fece partecipi i figli, compresa Norma, solo a grandi linee. Il loro papà era stato ucciso da soldati che non gli perdonavano l'eccessiva severità e un ufficiale, che aveva avuto con lui aspre discussioni, aveva poi sparso la voce che avesse disertato per passare dalla parte degli Austriaci. Non fece parola dell'agguato che gli era stato teso, della sua disperata resistenza, del fatto che era stato gettato ancora vivo nel fiume in piena. Non voleva che il sonno dei bambini fosse turbato dagli incubi che ossessionavano le sue notti. Indice testualeParte primaIl matrimonio di Costanza Revel Parte seconda Lutti in famiglia Parte terza Dalla Parte di Cosimo Isgrò Parte quarta Bella, dolce Norma Epilogo Biografia dell'autoreLaura Trossarelli è nata a Torre Pellice, dove è scomparsa nel luglio del 2014. Ha insegnato per molti anni nelle scuole superiori del Piemonte, e in particolare a Saluzzo.Ha pubblicato i romanzi: "Condannate a morte Luigia Sola" uscito nel 2007, "Eglantine" del 2008, "Il tempo dei Servaz e dei Vertu" del 2009, "Una vita sbagliata" del 2010, "Viva la libertà" del 2011, "Donne alla ricerca di una ragionevole felicità" del 2012, "Aurora boreale" del 2013 e dello stesso anno "Quell'estate del 1940".
L'interrogatorio si interruppe bruscamente. Gli occhi della mamma Leti si erano staccati dalla faccia di Cosimo e fissavano un punto del piazzale trasformato in pista da ballo dove il padrone di casa ballava allacciato a una signora di un buon palmo più alta di lui, una bellezza piuttosto vistosa, in un abito di un rosso squillante che non voleva passare inosservato.
Perso ogni interesse per il giovano Isgrò, la signora Nunzia fece qualcosa di impensabile, che lo lasciò esterrefatto. "Ecco il porco con la sua troia!" esclamò a voce abbastanza alta per essere udita dagli altri due. Poi si girò e sputò per terra con dispregio. Di questa terribile verità Costanza fece partecipi i figli, compresa Norma, solo a grandi linee. Il loro papà era stato ucciso da soldati che non gli perdonavano l'eccessiva severità e un ufficiale, che aveva avuto con lui aspre discussioni, aveva poi sparso la voce che avesse disertato per passare dalla parte degli Austriaci. Non fece parola dell'agguato che gli era stato teso, della sua disperata resistenza, del fatto che era stato gettato ancora vivo nel fiume in piena. Non voleva che il sonno dei bambini fosse turbato dagli incubi che ossessionavano le sue notti. |
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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