Il caso di Madame Amélie
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Nella Parigi dell'alta moda, Amélie Legrand, la regina di quel mondo favoloso, decide il destino della sua "maison". Tobia, l'italiano di cui si fida ciecamente, sta per diventare il nuovo re.
Ma le abdicazioni sono sempre difficili. Da qui nasce il nuovo romanzo di Marco Borgogno, giù autore di thriller internazionali. Un intreccio di amori grandi, di affari pericolosi, di smisurate ambizioni, nello sfavillante universo delle sfilate lussureggianti e dei camerini inquietanti. Borgogno fino all'ultimo ci lascia con il fiato sospeso: qualcuno ha ucciso? E se sì, perchè? L'apparenza inganna, soprattutto nel regno dell'apparenza. Quarta di copertinaMadame Amélie, superati i sessanta, non aveva perso nulla della sua "verve"; continuava imperterrita ad alzarsi all'alba per il trucco del viso e per la pettinatura, con l'ausilio di una "coiffeuse-estetista" che aveva assunto per questo scopo, costringendola a levate mattiniere. Non aveva voluto ricorrere alla chiurgia plastica, fiera di poterlo dichiarare per sentirsi adulare dai suoi ammiratori. Non era così ingenua da credere ai complimenti che ogni mattina si sentiva rivolgere, ma il sentirseli dire rappresentava il miglior tonico per iniziare la giornata. Si era sposata da giovane e separata dopo nemmeno sei mesi, ottenendo il divorzio poco dopo. Rifiutava l'idea di avere figli; piena di sè, com'era, avrebbe mal sopportato una concorrenza giovane in famiglia. Non risultavano parenti prossimi e non aveva mai perso l'abitudine di dilettarsi con qualche giovane di turno, anche gratificandolo con cospicui regali e favori. Soldi? No, mai! Troppo venali per una donna del suo rango. Legami? Ancor meno, un uso e getta che rendeva tutti felici, senza lasciare rancori o code sentimentali. Con Tobia aveva mantenuto un ottimo rapporto; se non fosse stato per quel suo carattere indipendente e timoroso di appartenere a qualcun altro e non solamente a se stessa, con lui aveva provato qualcosa di più del semplice sesso.Biografia dell'autoreMarco Borgogno, sindaco storico della sua città per un ventennio, è nato a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) nel 1943. Ha seguito l'attività di famiglia che da quasi 150 anni si occupa dell'imprenditoria nel settore dei laterizi e dei legnami. Appassionato di montagna, di motociclismo, di sci e di scrittura, si è dedicato sin da giovane al giornalismo. Redattore del "Subalpino", periodico di ispirazione liberale, ha fondato in seguito alcune testate locali ed è attualmente direttore responsabile di "A.I.T.F. Notizie" la rivista nazionale dei trapiantati di fegato, dei quali fa parte. Nell'attesa dell'operazione si è dilettato scrivendo un "pamphlet" ironico dal titolo "Sarò Breve e Circonciso": aneddoti spassosi della grigia vita di un sindaco. "Il caso di Madame Amélie" è il suo terzo romanzo. Dello stesso autore: "Rogo", premio assoluto "Holmes Awards" dell'Accademia degli Artisti di Napoli e "Amori inconfessabili".
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Il caso di Madame Amelie al Circolo dei lettori
Circolo dei lettori , il 28.02.2019alle ore 18.00, via Bogino, 9 , Torino
Madame Amélie, superati i sessanta, non aveva perso nulla della sua "verve"; continuava imperterrita ad alzarsi all'alba per il trucco del viso e per la pettinatura, con l'ausilio di una "coiffeuse-estetista" che aveva assunto per questo scopo, costringendola a levate mattiniere. Non aveva voluto ricorrere alla chiurgia plastica, fiera di poterlo dichiarare per sentirsi adulare dai suoi ammiratori. Non era così ingenua da credere ai complimenti che ogni mattina si sentiva rivolgere, ma il sentirseli dire rappresentava il miglior tonico per iniziare la giornata. Si era sposata da giovane e separata dopo nemmeno sei mesi, ottenendo il divorzio poco dopo. Rifiutava l'idea di avere figli; piena di sè, com'era, avrebbe mal sopportato una concorrenza giovane in famiglia. Non risultavano parenti prossimi e non aveva mai perso l'abitudine di dilettarsi con qualche giovane di turno, anche gratificandolo con cospicui regali e favori. Soldi? No, mai! Troppo venali per una donna del suo rango. Legami? Ancor meno, un uso e getta che rendeva tutti felici, senza lasciare rancori o code sentimentali. Con Tobia aveva mantenuto un ottimo rapporto; se non fosse stato per quel suo carattere indipendente e timoroso di appartenere a qualcun altro e non solamente a se stessa, con lui aveva provato qualcosa di più del semplice sesso.
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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