Amore al canile
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Questo testo è il risultato di una miscela di emozioni, di eventi non normali, di situazioni amplificate. Il ricamo della fantasia ha fatto sviluppare poesie d'amore insoddisfatto, relazioni traballanti, esposizione di idee che vengono su dal profondo.
Nel testo compaiono anche fatti realmente accaduti in natura, alcuni normali, altri meno consueti. Ma la Vita Vissuta che traspare con maggior forza è la storia d'amore che inizia e si manifesta tra un uomo e una donna, lei titolare di un canile e lui, un ex-tecnico disoccupato e volenteroso. Entrambi hanno qualcosa in comune, cioè la perdita del lavoro precedente, e la provenienza da due storie d'amore fallimentari. Hanno dapprima creduto entrambi nell'Amore Disinteressato e Sublime (con le tre iniziali maiuscole) e ne sono stati malamente disillusi. Si sono conosciuti per motivi di lavoro, e si sono piaciuti. Quarta di copertinaCome sarebbe bello ritornare ai tempi del boom economico, in cui il progresso era ancora tutto da venire, e tutto era ancora da immaginare, da sviluppare, da realizzare. I nostri sogni volavano alti. Oggi, dopo che abbiamo visto realizzate le cose immaginate, finite le possibilità di espansione, dopo che abbiamo messo in pratica il benessere a lungo sognato, ci troviamo ad aver scavato miniere e inquinato terre, cementificato anche più del dovuto, costruito fabbriche e capannoni che poi abbiamo abbandonato, in nome della globalizzazione.Di questi tempi siamo pronti a fare il rapido ricalcolo delle quote rimanenti, e i nostri sogni volano molto più in basso. Puntano al difficoltoso mantenimento della prosperità di alcuni anni addietro. Per ottenere questo, in molti casi, occorre ritornare a considerare i lavori della terra, e dei nostri avi, che erano stati frettolosamente abbandonati in nome della "modernità". Biografia dell'autoreSilvio Marengo è nato a Fossano (CN) nel 1964.Dopo aver conseguito la laurea in Medicina Veterinaria presso la Facoltà di Torino nel 1990, dal 1991 svolge la professione di medico veterinario per bovini da riproduzione, piccoli animai ed altre specie domestiche. Nel tempo libero ama leggere e qualche volta scrive. Con Araba Fenice ha pubblicato Il bue biund e altri animali di Langa nel 2012 e Il gatto Arneis. Racconti di un veterinario nel 2014. www.marengolibri.com
Come sarebbe bello ritornare ai tempi del boom economico, in cui il progresso era ancora tutto da venire, e tutto era ancora da immaginare, da sviluppare, da realizzare. I nostri sogni volavano alti. Oggi, dopo che abbiamo visto realizzate le cose immaginate, finite le possibilità di espansione, dopo che abbiamo messo in pratica il benessere a lungo sognato, ci troviamo ad aver scavato miniere e inquinato terre, cementificato anche più del dovuto, costruito fabbriche e capannoni che poi abbiamo abbandonato, in nome della globalizzazione.
Di questi tempi siamo pronti a fare il rapido ricalcolo delle quote rimanenti, e i nostri sogni volano molto più in basso. Puntano al difficoltoso mantenimento della prosperità di alcuni anni addietro. Per ottenere questo, in molti casi, occorre ritornare a considerare i lavori della terra, e dei nostri avi, che erano stati frettolosamente abbandonati in nome della "modernità". |
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