Il traghetto
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Una storia d'amore. Un giovane cameriere si imbarca per la Sardegna per una vacanza solitaria, ma il destino (o il caso o il fato, o chissà cosa) fa sì che incontra la bella Nicole. Anche lei fa lo stesso suo mestiere, e sta andando a Calasetta per prendere servizio in un hotel.
Naturalmente scoppia la scintilla, ma poi il destino (oppure il caso oppure il fato) le cose andranno in un certo verso. Un racconto lungo dove le vite di due giovani prima si incontrano, poi si allontanano poi nuovamente si intrecciano. La delicata vicenda Romano Nicolino ce la narra con garbo, nonostante la storia sia, anche se non all'apparenza, grande e tragica. Quarta di copertinaLa osserva con attenzione e nota che lentamente gli occhi di Nicole si stanno aprendo e che le sue labbra si schiudono adagio in un sorriso, poi, quasi in un sussurro, dice:Ma....r..co. Una fitta lancinante, un dolore fortissimo, Marco riesce a stento a trattenere un urlo, manulla può contro le forze che d'improvviso l'abbandonano costringendolo ad appoggiare il capo sulle loro mani ancora avvinghiate. Nicole vorrebbe forse accarezzare quel volto a lei tanto caro, ma le sue mani sono bloccate in quella morsa d'affetto, anche lei reclina lentamente il capo fino ad affiancare quello di Marco. Biografia dell'autoreRomano Nicolino, insegnante elementare in pensione, nato a Nucetto nel 1938 e residente da 55 anni a Garessio. Appassionato di alpini e di montagna, ha raccolto in un DVD ed in un opuscolo le testimonianze di sei reduci di Russia fra i quali il cappellano militare don Rinaldo Trappo. Si diletta a scrivere semplici fiabe, prima per le due figlie, poi per i tre nipoti. Scrive anche poesie, che lui preferisce chiamare "pensieri in libertà", in italiano ed anche in garessino misto a nucettese e viceversa.Nel 2019 ha pubblicato con Araba Fenice il libro di racconti Storie dalla Val Tanaro.
La osserva con attenzione e nota che lentamente gli occhi di Nicole si stanno aprendo e che le sue labbra si schiudono adagio in un sorriso, poi, quasi in un sussurro, dice:
Ma....r..co. Una fitta lancinante, un dolore fortissimo, Marco riesce a stento a trattenere un urlo, manulla può contro le forze che d'improvviso l'abbandonano costringendolo ad appoggiare il capo sulle loro mani ancora avvinghiate. Nicole vorrebbe forse accarezzare quel volto a lei tanto caro, ma le sue mani sono bloccate in quella morsa d'affetto, anche lei reclina lentamente il capo fino ad affiancare quello di Marco. |
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