Brigata "Tre confini"
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E' il 29 luglio 2014: presso l'ospedale di Rivoli (TO), all'età di 93 anni si spegne Gino Cattaneo, comandante Partigiano della Brigata "Tre Confini", poi rinominata Divisione Matteotti "Renzo Cattaneo", in memoria di suo fratello, fucilato dai nazifascisti il 27 luglio del 1944, a soli 16 anni.
E dagli incontri con Paolo Alberto Cattaneo, esordiente scrittore, amante della storia di ieri e di oggi, nonchè affascinato fin da piccolo dei racconti dell'anziano parente Gino, che nascono queste pagine di una "storia" che vuole carpire l'interesse anche di giovani di oggi perlopiù indaffarati tra i "tasti" non "testi"!. E' Gino uomo che si distingue nella resistenza partigiana contro i nazifascisti, come guida carismatica e dalle innumerevoli virtù umane, che fa scattare la passione in Paolo di calarsi tra le tante pagine e storie di quei tempi fino a raccontare della Brigata "Tre Confini". Gino Cattaneo, dall'inizio e fino al 2011 si è distinto per l'impegno di una vita dedicata a potenziare la Repubblica democratica. Sia nella vita politica e istituzionale di Collegno, sia quanto militante antifascista nell'ANPI come Presidente fino al 2011, Comitato Provinciale del Piemonte, Gino con umiltà, si è distinto, nel trasmettere la sua storia, i fatti della Brigata. A contatto, negli anni, con migliaia di studenti, bisogna riconoscergli, la sua capacità di aprirsi al confronto con forze dalle idee diverse. In prima linea nella Liberazione di Torino durante l'insurrezione di aprile 1945, con il suo gruppo, il 2 maggio 1945, tenne il picchetto d'onore durante le esequie dei 68 Martiri di Grugliasco e Collegno. E oggi Paolo, con serietà, precisione e destrezza tra le righe, ne presenta, una cronaca dettagliata dal sapore di una lotta quale "piatto" senza armi ma condita dalla stessa idea di "resistenza" di Gino. Quarta di copertina..I connotati geografici della zona scelta come teatro delle operazioni da Gino Cattaneo non si allontanano da quelli caratterizzanti i terreni ondulatori delle campagne cuneesi e astigiane. Esso infatti è collocato al centro di un "triangolo" di particolare valore strategico che ha nelle città di Alba (CN), Asti e Torino le basi di primario interesse tattico-militare....questo periodo di contrapposizione armata e di trincea è pur sempre battaglia, contraddistinto da continue e mirate puntate del nemico e soprattutto da una vivace attività bellica dell'assediato che tale non si sente e senza soste esaspera il nemico con azioni fulminee e spesso efficaci. La maggior parte di questi attacchi si concentra lungo le rotabili di Ferrere (direzione Alba) e di San Damiano (direzione Asti) e sono condotti personalmente da Gino. Alla sua già impegnativa opera di comandante alterna un'instancabile attività di guerriglia: impetuoso negli assalti e al contempo lucido calcolatore, sembra voler scaricare e sfogare nell'azione il dolore per la recente morte del giovanissimo fratello Renzo. Indice testualePremessaPrologo Capitolo 1 dopo l'8 settembre.. Capitolo 2 La nascita della "Tre Confini" CARTINA Capitolo 3 L'organizzazione politico-amministrativa Capitolo 4 La battaglia dei "Tre Pini" Capitolo 5 Inverno '44 ....un inverno terribile Capitolo 6 Libertà e partecipazione Capitolo 7 La battaglia di Cisterna Capitolo 8 Preparazione insurrezionale e Liberazione Organigramma Divisione Matteotti "Renzo Cattaneo" ELENCO CADUTI DELLA DIVISIONE "RENZO CATTANEO" SIGLE UTILIZZATE ILLUSTRAZIONI BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Biografia dell'autorePaolo Alberto Cattaneo è nato a Giaveno nel 1982.Amante della storia, quale autodidatta fin dai tempi del liceo, passa molto tempo tra la ricerca di testimonianze scritte o orali. Dal 2010 al 2012 cura la regia della trasmissione radiofonica locale, in onda settimanalmente su radio Blackout, dedicata al controverso tema del T.A.V. Contemporaneamente scrive per "A Sangue Freddo", foglio di controinformazione (nato dal Collettivo Tra2Rivi di Susa) dai temi legati a : territorio, globalizzazione e antifascismo.
..I connotati geografici della zona scelta come teatro delle operazioni da Gino Cattaneo non si allontanano da quelli caratterizzanti i terreni ondulatori delle campagne cuneesi e astigiane. Esso infatti è collocato al centro di un "triangolo" di particolare valore strategico che ha nelle città di Alba (CN), Asti e Torino le basi di primario interesse tattico-militare.
...questo periodo di contrapposizione armata e di trincea è pur sempre battaglia, contraddistinto da continue e mirate puntate del nemico e soprattutto da una vivace attività bellica dell'assediato che tale non si sente e senza soste esaspera il nemico con azioni fulminee e spesso efficaci. La maggior parte di questi attacchi si concentra lungo le rotabili di Ferrere (direzione Alba) e di San Damiano (direzione Asti) e sono condotti personalmente da Gino. Alla sua già impegnativa opera di comandante alterna un'instancabile attività di guerriglia: impetuoso negli assalti e al contempo lucido calcolatore, sembra voler scaricare e sfogare nell'azione il dolore per la recente morte del giovanissimo fratello Renzo. |
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