Un mantello per Esmeraldo
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Nei salone di rappresentanza dell'hotel "i cento cannoni", mentre si festeggia, tra balli e brindisi, il martedì grasso di carnevale, un astuto ladro, con destrezza, sostituisce sul decoltè d'una dama una spilla, impreziosita da un costosissimo brillante, con una copia.
Quando, più tardi, la donna scopre l'inganno, tutte le colpe ricadono sull'innocente Esmeraldo, un ex clown talmente povero da non possedere nemmemo un mantello. Egli sopravvive allo spietato inverno accampato in una botte lungo le sponde innevate d'un fiume. Che ne sarà di lui? Nell'utopica Terra del Poi tutto può accadere... E così, una tribù di merli chiacchierini, il saggio schnauzer Carlomagno e Felicita, avvenente addestratrice di elefanti, aiuteranno i fratellini Bruno, Gianni e Mittì, a combattere il male, incarnato nel perfido Moscardone, e a crescere, ristabilendo per tutti un mondo più giusto. La favola, dal ritmo serrato e dai toni poetici, è condotta da Gioacchino, narratore della Terra del Poi, ed indaga con eleganza ed ironia archetipi sociali sempre attuali, offrendo al lettore emozioni purissime e profonde riflessioni etiche, condite da elementi fantastici di pura magia che ben si rispecchiano nelle libere illustrazioni di Carlo Sismonda. Indice testualedove incontriamo Gioacchino narratore di favole della Terra del Poic'è un ladro nel ballo in maschera dell'alberto I cento cannoni Esmeraldo sogni il super furto del super brillante Putipernacci le due regole del ragionier Dueregole con Carlomagno sul fiume Carlomagno prende in pugno la situazione paure e travestimenti uno strano taxista il benefattore Moscardone Felicita ore sventurate per i nostri eroi Moscardone all'azione il rimorso è un merlo dal becco giallo in salsa di grande sarabanda elefantesca gran finale spropositatamente festoso ma non per il malvagio Moscardone e a concludere ancora Gioacchino Biografia dell'autoreCarlo Sismondapittore e musicista, alla fine degli anni '50 matura un suo originale linguaggio neofigurativo, il cui vasto successo è documentato dal mezzo secolo di consensi alle sue mostre in Italia, Francia, Germania, Giappone, Canada, USA. Suoi dipinti sono presenti in musei di tutto il mondo, mentre non meno significativi i consensi al musicista, sia come compositore che esecutore. Di particolare rilievo è la sua arte sacra, come raccontano le sue suggestive riflessioni pittoriche sugli evangeli, sulla Natività, e le sue "Via Crucis", nonchè la presenza di due suoi dipinti, dove raffigurati Gesù e gli apostoli, nei Musei Vaticani. Per conservare e divulgare tanto patrimonio spirituale, nel 2011 si è costituita in Racconigi l'associazioni culturale "Carlo Sismonda ONLUS". Piero Flecchia è da mezzo secolo presente nella repubblica delle lettere italiane, dove ha sperimentato la scrittura in pressochè tutte le sue forme, tra la novella e il libello, passando per il romanzo, il saggio, la fiaba, e un amaro esercizio critico sulla lotta politica da posizioni libertarie. |
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