Amamialfredo
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Al rientro, mentre scendeva in auto dalla collina del Pino, Alfredo rivolse più volte lo sguardo alla grande città distesa lungo la piana del Po. Il vasto mare di luci aperto sotto la cerchia buia delle montagne, lungi dal riproporre passate romantiche divagazioni, lo portò invece a formulare nuove e più amare riflessioni. Osservata attraverso il filtro di una rassegnata disillusione Torino sembrò perdere le accattivanti sembianze di luogo provilegiato del lavoro, dello studio, della solidale convivenza tra lavoratori del nord e del sud, così come gli era apparsa fin dagli anni giovanili. La stessa definizione di Classe Operaia, quella Classe Operaia cui si era sentito onorato di appartenere e difendere, iniziò a suonargli come un semplice accostamento di vocaboli svuotati del loro significato....
Paragonati ai problemi di Cosima, le sue spine nel cuore di piccolo borghese romantico gli apparivano insulse e immotivate. Questa donna doveva ogni giorno trascorrere otto ore lavando i pavimenti di uffici, reparti e cessi in una delle tante fabbriche dove la sua squadra pulizie veniva destinata. Nel tempo libero le toccava spogliarsi e allargare le gambe di fronte a uomini di cui non le importava nulla, sperando solo che continuassero a comportarsi in maniera civile senza crearle ulteriori grattacapi. Quarta di copertinaPer un immotivato puntiglio il giovane tecnico Alfredo Giraudi evita di approfondire l'incontro con Irina Ferrando, una bella studentessa genovese conosciuta in treno al rientro da una trasferta. Subito pentito per l'assurdo comportamento tenuto, la cerca senza successo nelle settimane successive. Nello stesso periodo, l'incarico sindacale e le attività lavorative lo portano a confrontarsi con altri personaggi soli, come gli amici e colleghi Federico e Ovidio, o la vicina di casa Cosima, donna delle pulizie e prostituta part-time. Muovendosi in una Torino fine Anni Settanta insanguinata dalla violenza del terrorismo, Alfredo non perde la speranza di poter rivedere quel sorriso di sole marino capce forse di dare un senso al trascorrere inconcludente delle sue giornate. Ritrovata la ragazza al termine di un'assemblea alla Camera del Lavoro, il giovane uomo inizia a frequentarla e corteggiarla ricevendo dapprima un blando rifiuto, da lei tuttavia risolto in un indefinito rapporto di tenera amicizia. La reciproca nostalgia, dovuta alla lontananza per gli impegni professionali di entrambi, favorisce il crescere di una tensione affettiva anticipatrice di positivi sviluppi. Quando Irina decide di trascorrere una notte d'amore con lui, la successiva scoperta di un suo inconfessabile segreto crea una situazione d'attrito, cui fa seguito un loro ulteriore e forse definitivo allontanamento. Mentre nelle fabbriche torinesi si accendono come fuochi fatui le ultime fiammate di lotta di un ormai lontano Autunno Caldo, la giovane studentessa impatta in circostanze rischiose dove è costretta a richiedere l'aiuto dell'amico. La ritrovata solidarietà tra i due, dopo mesi di travagliate incomprensioni, consente all'amore di prendere il sopravvento, e solo un'assurda fatalità metterà fine al loro intenso rapporto. Svolta in un breve arco di anni, dall'assassinio del giornalista Carlo Casalegno alla "Marcia dei Quarantamila", la vicenda melodrammatica e tragica di Alfredo con Irina ripercorre lo spegnersi delle speranze disattese a quei giovani nati nel dopoguerra, impegnati nella politica e nel sociale, genericamente chiamati poi sessantottini. Biografia dell'autorePiero Milanese nasce ad Alessandria nel 1947. Lavora come tecnico elettronico in aziende del Gruppo FIAT su sistemi di automazione varia e su progetti di componentistica per auto. Da sempre appassionato di letteratura, nel 1975 pubblica il racconto "Il posto alla Fiat". Nel 1998 esce con la raccolta di poesie dialettiali "El cor an Piasa" (il cuore in piazza) cui seguono due importanti premi letterari, il "Cesare Pavese" nel 2000 e il "Guido Gozzano" nel 2001, attribuiti ad altre sue raccolte inedite di versi. Nel 2012 collabora con L'Istituto per la Storia della Resistenza di Alessandria alla stesura dell'antologia "El len-ni an Tani" (Le lune in Tanaro) del poeta Giovanni Rapetti. Nel 2013 ritorna al romanzo con "Parola sospesa" pubblicato dalle Edizioni Araba Fenice di Boves. Pensionato dal 2002, vive con la moglie a Fubine, nel Monferrato alessandrino.
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Amamialfredo a Fubine
Palazzo Sofia di Bricherasio, il 23.11.2014alle ore 16.00, Fubine
Amamialfredo presentazione al Circolo dei Lettori Gruppo 18
Circolo dei lettori , il 12.11.2014alle ore 18.00, via Bogino, 9, Torino
Presentazione di Amamialfredo ad Alessandria il 25/7 ore 18
Ristorazione sociale, il 25.07.2014alle ore 18.00, Viale Milite Ignoto 1/A, Alessandria
Amamialfredo a Alessandria il 6 giugno ore 21,30
Borgo Rovereto, il 06.06.2014alle ore 21.30, via S.Maria di Castello, Alessandria
Per un immotivato puntiglio il giovane tecnico Alfredo Giraudi evita di approfondire l'incontro con Irina Ferrando, una bella studentessa genovese conosciuta in treno al rientro da una trasferta. Subito pentito per l'assurdo comportamento tenuto, la cerca senza successo nelle settimane successive. Nello stesso periodo, l'incarico sindacale e le attività lavorative lo portano a confrontarsi con altri personaggi soli, come gli amici e colleghi Federico e Ovidio, o la vicina di casa Cosima, donna delle pulizie e prostituta part-time. Muovendosi in una Torino fine Anni Settanta insanguinata dalla violenza del terrorismo, Alfredo non perde la speranza di poter rivedere quel sorriso di sole marino capce forse di dare un senso al trascorrere inconcludente delle sue giornate. Ritrovata la ragazza al termine di un'assemblea alla Camera del Lavoro, il giovane uomo inizia a frequentarla e corteggiarla ricevendo dapprima un blando rifiuto, da lei tuttavia risolto in un indefinito rapporto di tenera amicizia. La reciproca nostalgia, dovuta alla lontananza per gli impegni professionali di entrambi, favorisce il crescere di una tensione affettiva anticipatrice di positivi sviluppi. Quando Irina decide di trascorrere una notte d'amore con lui, la successiva scoperta di un suo inconfessabile segreto crea una situazione d'attrito, cui fa seguito un loro ulteriore e forse definitivo allontanamento. Mentre nelle fabbriche torinesi si accendono come fuochi fatui le ultime fiammate di lotta di un ormai lontano Autunno Caldo, la giovane studentessa impatta in circostanze rischiose dove è costretta a richiedere l'aiuto dell'amico. La ritrovata solidarietà tra i due, dopo mesi di travagliate incomprensioni, consente all'amore di prendere il sopravvento, e solo un'assurda fatalità metterà fine al loro intenso rapporto. Svolta in un breve arco di anni, dall'assassinio del giornalista Carlo Casalegno alla "Marcia dei Quarantamila", la vicenda melodrammatica e tragica di Alfredo con Irina ripercorre lo spegnersi delle speranze disattese a quei giovani nati nel dopoguerra, impegnati nella politica e nel sociale, genericamente chiamati poi sessantottini. |
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