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Giovanni Tamburelli

Pagina di Giovanni Tamburelli

Giovanni Tamburelli
autore
Araba Fenice
Giovanni Tamburelli nasce a Torino il 1° Ottobre 1952, vive e lavora a Saluggia (VC).
Dopo gli studi grafici all’Istituto Paravia di Torino ha molto viaggiato e molto letto, affiancando costantemente alla pratica artistica, da cui emerge la prassi lavorativa del ferro derivata da una tradizione familiare, l’attività di poeta.
Decisiva per gli sviluppi del suo percorso artistico l’amicizia con Maurizio Corgnati. Ha esposto in molte città italiane ed estere. Caratteristica della bibliografia intorno ai suoi lavori è la trasversalità che ha portato – tra gli altri – scrittori come Nico Orengo, Sebastiano Vassalli, Gad Lerner e Frédérick Tristan (Prix Goncourt 1983) a presentare cataloghi di alcune sue mostre.
Tra i critici che hanno scritto di lui, in ambito letterario, Giorgio Calcagno, Fabrizio Dentice, Giampaolo Dossena e Lodovico Terzi; in quello artistico Gillo Dorfles, Marisa Vescovo, Martina Corgnati e Francesco de Bartolomeis. Tra le personali a partire dal 2000, in particolare: 2004 Arcanofuoco, Rocca di Fontanellato; 2005 Mythologie des Songes, Parigi, Galerie Caractères, esposizione di acquerelli presentata da Frédérick Tristan e Torino, Ermanno Tedeschi Gallery; 2007 Il paese della creazione, Biblioteca Cantonale, Lugano, e L’arredo dell’assurdo Villa Vidua di Conzano (AL), monografica curata da Guido Curto.
Nel 2011 è stato invitato alla 54ma Biennale Internazionale d’Arte, Arsenale di Venezia, Padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi.
A partire dagli anni Ottanta la sua passione per la scrittura, in particolare la fiaba e la poesia, è sfociata in numerose pubblicazioni. Nel 2016 è uscita per Allemandi, curata da Alessandra Ruffino, l’ampia monografia Hotel Tambour – Giovanni Tamburelli: una vita a fuoco.
Collabora con le edizioni d’arte de Il Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy.