"Il mutevole permanere dell'antico" Giuseppe Terragni e gli architetti del Razionalismo comasco.
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Il razionalismo comasco utilizzò l'antico linguaggio per la costruzione della città contemporanea. G. Terragni, P. Lingeri, G. Mantero, e C. Cattaneo seppero reinterpretare alcune figure-matrici del linguaggio architettonico: la colonna, la porta, il basamento, la pianta accentrata, la basilica, la stoà, il teatro, la sala ipostila, la crociera, l'esedra. Nella poetica dei razionalisti, nata dalla crisi dell'arte bella, sono rintracciabili i valori della civiltà del lavoro che si manifesteranno attraverso un narrare senza nessuna o scarsa concessione alla pura affabulazione. Quel narrare condurrà all'essenzialità purista: vicenda ancora viva ed esemplare.