Pitigrilli al Circolo dei Lettori
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        Presentazione del libro Pitigrilli. L'uomo dalle troppe vite di Maurizio ternavasio
L'autore dialoga con Mario Baudino
I suoi romanzi osé scandalizzarono l’Italia, vendendo milioni di copie: Cocaina, La vergine a 18 carati, L'esperimento di Pott, Mammiferi di lusso... Ma Pitigrilli è stato anche giornalista scavezzacollo, sfidato a duello da D’Annunzio per un articolo non
gradito, aforista di caratura internazionale, amante della poetessa Amalia Guglielminetti e marito di Lina Furlan, prima penalista italiana.
E, soprattutto, spia dell’OVRA.
"Qui, nel frizzante e documentatissimo saggio narrativo di Maurizio Ternavasio, lo sfondo del mistero è una magnifica Torino che esce dalla belle époque e precipita nel fascismo, eroicamente combattuto da un gruppo di giovani della buona borghesia cittadina e pugnalati alle spalle da un falso amico, nientemeno che la star della letteratura pop del tempo, il romanziere “scandaloso”, il dandy sarcastico e anticonformista, dispensatore di aforismi che scala le classifiche dei best seller, e che le ragazze leggono di nascosto alle madri. Si chiama Dino Segre, ma tutti lo conoscono come “Pitigrilli”, è stato tra gli amanti della fascinosa poetessa Amalia Guglielminetti - regina rubacuori dei salotti torinesi, che, a dimostrare della fluidità dei tempi, finirà anche insieme al più truce degli squadristi fascisti, Piero Brandimarte, autore della strage del 18 dicembre 1922"
Dalla prefazione di Enrico Deaglio    
    L'autore dialoga con Mario Baudino
I suoi romanzi osé scandalizzarono l’Italia, vendendo milioni di copie: Cocaina, La vergine a 18 carati, L'esperimento di Pott, Mammiferi di lusso... Ma Pitigrilli è stato anche giornalista scavezzacollo, sfidato a duello da D’Annunzio per un articolo non
gradito, aforista di caratura internazionale, amante della poetessa Amalia Guglielminetti e marito di Lina Furlan, prima penalista italiana.
E, soprattutto, spia dell’OVRA.
"Qui, nel frizzante e documentatissimo saggio narrativo di Maurizio Ternavasio, lo sfondo del mistero è una magnifica Torino che esce dalla belle époque e precipita nel fascismo, eroicamente combattuto da un gruppo di giovani della buona borghesia cittadina e pugnalati alle spalle da un falso amico, nientemeno che la star della letteratura pop del tempo, il romanziere “scandaloso”, il dandy sarcastico e anticonformista, dispensatore di aforismi che scala le classifiche dei best seller, e che le ragazze leggono di nascosto alle madri. Si chiama Dino Segre, ma tutti lo conoscono come “Pitigrilli”, è stato tra gli amanti della fascinosa poetessa Amalia Guglielminetti - regina rubacuori dei salotti torinesi, che, a dimostrare della fluidità dei tempi, finirà anche insieme al più truce degli squadristi fascisti, Piero Brandimarte, autore della strage del 18 dicembre 1922"
Dalla prefazione di Enrico Deaglio