Il riso e il pianto
Cronache di Valmerlo
Descrizione
Se si eccettuano i quattro racconti ambientati all'epoca della Guerra del sale, nel ventennio finale del 1600, le vicende contenute negli altri sedici si svolgono a Valmerlo (nella realtà Valmorei, piccola frazione nel comune di Niella Tanaro) negli anni del secondo dopoguerra, fino al miracolo economico, che cambiò radicalmente i modi di vivere e i valori tradizionali della gente, proiettandola di colpo nella modernità: abbandono delle campagne, emigrazione in città, salto improvviso dal lavoro dei campi a quello della fabbrica. Senza giudicare se si sia trattato di un progresso o di una perdita, l'autore fa rivivere un mondo ormai scomparso, con le sue abitudini, i suoi riti, i lenti ritmi delle stagioni e dei lavori dei campi, una visione della vita radicata in tradizioni secolari e in valori riconosciuti (religione, solidarietà, amicizia), ma anche una mentalità "primitiva", con spazio concesso ai vizi, alle passioni, all'irrazionalità, agli istinti. A conferire unità all'insieme delle cronache, torna Dario, già portavoce dell'autore nei romanzi precedenti. L'ambiente è prevalentemente quello di Valmerlo e su questo sfondo reale si sviluppano narrazioni inventate nei personaggi e nelle loro vicende, ma coerenti con la mentalità, le virtù e i pregiudizi, le tradizioni, le radici caratteristiche del luogo e dell'epoca postbellica.