Descrizione
Il contributo forse più prezioso che questo volume porta agli studi alpini, non solo locali, è la ricostruzione minuta – basata sull’intreccio di fonti scritte e fonti orali – della fase più acuta dello spopolamento di Valdinferno, tra la metà del secolo scorso e il 1975. In parte non piccola grazie all’impulso del parroco don Giovanni Rossi, che negli anni Cinquanta assunse un ruolo cruciale non solo come guida religiosa ma anche come leader in campo sociale, economico e culturale, Valdinferno aveva conosciuto un certo sviluppo turistico che aveva addirittura generato una domanda di manodopera nel settore dei servizi. A suggellare questo processo di modernizzazione e a garantire prosperità e stabilità demografica avrebbe dovuto essere la nuova strada carrozzabile. In realtà, il libro dimostra che proprio la strada e più in generale la modernità, che avrebbero dovuto rendere più comoda la vita degli abitanti e trattenerli dal trasferirsi altrove, hanno invece avuto un esito del tutto opposto, influenzando in modo decisivo le scelte di vita delle generazioni più giovani e in particolare la loro decisione di lasciare Valdinferno. “Quando ci sarà la strada”, aveva amaramente profetizzato lo stesso don Rossi, “se ne andranno tutti”.