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Agata

Un'emigrazione da Torino al Brasile

Descrizione

Nella mia mente si intrecciano due pensieri. Il primo è il desiderio di raccontare la vita della mia bisnonna: una vicenda sentita raccontare da mio padre a frammenti, in varie occasioni, che mi aveva già colpito quando ero una ragazzina. Forse perchè era un pezzo di storia familiare, in cui potevo trovare alcune delle mie radici, in un'epoca e in una situazione completamente diverse delle mie. Oppure perchè riguardava le sventure di una donna coraggiosa, a cui avrei voluto dare l'occasione di vivere ancora e rendere il giusto merito, non ricevuto durante la sua esistenza.

Maria Grazia Borgarello è nata e vive, con il marito e due figli, a Torre Pellice, paese a cui è molto legata.
Lavora come psicologa per l'infanzia nel servizio pubblico.
Dopo aver partecipato ad un corso per "raccoglitori di storie" organizzato dal Comune, ha scritto la biografia di un pastore valdese: Finestre sul mondo, pubblicato nel 2017 dall'ed. Claudiana.
Agata è il suo primo romanzo.

Quarta di copertina

L'odore di grasso, misto a sudore, vomito e sporcizia le è entrato ormai nelle narici e nel corpo. Le pare di averlo dentro da sempre. Così come una sensazione di vertigine che non l'ha mai abbandonata da quando la nave è entrata in mare aperto. Le sembra di non avere più un punto di equilibrio, tutto ruota, ondeggia, sconvolgendole le viscere.
Quando, settimane prima, nel porto di Genova aveva poggiato il piede sulla scaletta della nave, toccando per l'ultima volta la terraferma, aveva sentito che stava oltrepassando irreversibilmente un confine invisibile.
Il figlio più grande, pur disorientato e timoroso, aveva assunto un atteggiameno da adulto, tenendo per una mano la sorellina, che con l'altra stava attaccata alla gonna della mamma. La bimba guardava con i grandi occhi quel mondo tutto nuovo: divise, berretti, corde, scialuppe, e tanta tanta gente; colori, lacrime, abbracci, fazzoletti sventolati..
Il minore, in braccio ad Agata, non la smetteva più di strillare, probabilmente disturbato dal movimento, dalle urla e dai suoni. Giovanni veniva dietro, sotto il peso delle valigie che erano riusciti a portare. 
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Agata
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