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L'ultimo della fila

Sottotitolo non presente

Descrizione

Un altro capitolo della narrativa della maestra di Monesiglio. Questo romanzo è l'autobiografia di un uomo sfortunato. Mandato al fronte della Grande Guerra, contrae una terribile malattia e viene congedato con disonore. Trascorre così una esistenza grama sulle colline di langa, handicappato, reietto, escluso. E' la vita di Giuseppe Tarditi, Barba Bepu, zio dell'autrice, narrata in prima persona, senza reticenza, senza falsa pietà. Un libro crudele, vero fino al midollo. "Il mio libro che preferisco" ha detto più volte la Tarditi, legata in maniera viscerale a questa vicenda tremenda, universale.
"Una volta!..Una sola!" O porco cane! Mi potessi spiegare! E' troppo tempo che non riesco più a parlare, a discorrere come un cristiano...Faccio uno sforzo becco a mettere insieme tre o quattro parole che abbiano un senso, tanto da farmi capire alla bell'e meglio. Don Musso non ha la minima creanza. Mi offende con la sua diffidenza eterna. Ogni volta che mi confessa mi fa l'interrogatorio come a un delinquente: "Quante volte ci sei stato con le donnacce, eh?Guarda che devi dire la verità, se vuoi che Dio ti perdoni". E io gliela dico, la verità. Gliel'ho sempre detta fin da quando andavo ancora a confessarmi in chiesa: con una donna ci sono stato una volta sola! A Bassano del Grappa. Il Signore lo deve sapere, se è vero che sa tutto.(..) Là il destinaccio infame mi aspettava al varco per rovinarmi. Come era scritto nella mia cattiva stella. Noi più giovani non capivamo un accidente di cosa fosse una guerra. Eravamo su di giri, e ridevamo dei "veci" che facevano il muso lungo. Appena arrivati a Bassano, ci siamo messi a strafare, a darci le arie da soldatacci. Ma eravamo solo ragazzi, contadini imbranati, ignoranti. Mai visto niente al di là dei nostri bricchi. I più giudiziosi si sono accontentati di andare in giro in branco a lumare le ragazze, da lontano. I più spavaldi, i più esperti e che stavano bene a soldi, sono andati al casino. Io e Carlo di Camerana il diavolo ci ha sbattuti in braccio alla puttana della strada.

Biografia dell'autore


Maria Tarditi

Maria Tarditi è nata a Monesiglio (cn), il 25 agosto 1928. Ha insegnato nella Scuola Elementare, ininterrottamente, dal 1946 al 1989. Dal 1949 risiede a Pievetta, frazione di Priola (CN), dove è stata maestra per trentotto anni, di oltre duecento scolari. Ha pubblicato: “Pecore matte”, “Minnie”, “L’ultimo della fila”, “Cara scuola”, “Un paese nel cuore”, “La Venturina”, “Favole nere di bisnonna Pina”, "La vita non è uno scherzo", "Aspettando Catlina" e "Storie di masche", "la maestra cattiva", "Testaviroira", "L'odore del diavolo", "Un'infanzia felice", "vestivamo alla poveraccia" e "Marì va al cinema".


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