Descrizione
Un'infanzia felice è un libro autobiografico scritto da Maria Tarditi prima di Pecore matte, volume d'esordio della narratrice piemontese. In questo nuovo, ma in verità vecchio testo compaiono le storie di famiglia che, arricchite e reinventate, saranno la materia dei libri degli anni a venire: la prima guerra mondiale, le veglie nella stalla, la vita quotidiana, il destino triste di "barba" bepu, la scuola fascista, il lavoro in filanda, la tragedia della Russia e la guerra partigiana.
C'è già tutto ciò che sarà la sua produzione successiva: una prodigiosa memoria degli anni dell'infanzia, uno stile asciutto ed avvincente, una naturale libertà che le ha sempre consentito di esprimere le sue verità, anche se spesso scomode.
Un'opera dimenticata da quindici anni in un cassetto riscoperta dall'autrice stessa, una prova narrativa da annoverare tra i migliori lavori della maestra di Monesiglio.
Nell'unica fotografia della mia infanzia ritrovo un altro vestitino: corto, senza maniche, con due fiocchi di nastro, uno per spalla, che fungevano da allacciature. Doveva essere di cotone leggero leggero e mi pare di ricordare il colore giallino. La foto rivela la piena estate, ma io sono fornita di calze lunghe, spesse, bianche. Erano i tempi i cui a tre-quattro anni si potevano mostrare le braccine nude; ma le gambe no, sarebbe stato uno scandalo! E magari, educata senza quei sacrosanti pudori, sarei potuta diventare, da grande, una poco di buono, una donna perduta.