Il viola assoluto
Sottotitolo non presente
- Libro
Descrizione
Lucilla C. è una giovane adolescente. Ama il computer e Julia Kendall, la criminologa dei fumetti. Vorrebbe essere come lei. E per una strana casualità è costretta (molto contenta di ciò) ad indagare su un furto in casa sua. Viene così a scoprire realtà inaspettate, tra slavi buoni e cattivi, italiani cattivi e buoni.Una storia nell'Italia di oggi, dove la convivenza tra etnie differenti per cultura e stato sociale provoca infiniti problemi. Maurizio Caporali, attraverso le avventure di Lucilla, ci narra una storia assolutamente quotidiana, piena di colpi di scena e di incredibile vivacità.
Un libro per tutte le età, per dare uno sguardo disincatato sul mondo contemporaneo.
Autore
Editore
Araba Fenice
Formato
Libro
Pubblicazione
2018
ISBN
9788866175674
Argomento
Maurizio Caporali vive a Carmagnola, profonda provincia torinese. Fa l'impiegato in ambito finanziario. Questo è il suo romanzo d'esordio. Dice che vorrebbe scriverne altri quattro con Lucilla C. come protagonista. Uno per ogni anno. Fino a quando lei avrà sedici anni. Poi la lascerà andare.
Quarta di copertina
"Sono Julia Kendall! Sono Julia Kendall!" pensava.
Piantò le unghie sul bordo della lamella e trovò migliore stabilità, perlomeno ora aveva maggiori possibilità di nascondere al ladro le proprie dita. Forse era davvero Julia Kendall. Il terzo strattone fu più violento dei primi due. Sentì la plastica della baionetta scricchiolare e l'unghia dell'indice destro rompersi. Chiuse gli occhi in attesa dell'ultimo strappo, quello che avrebbe potuto sbloccare le molle, e di essere travolta dalla luce della sua stanza, ma non accadde nulla. Sentì ancora parlare in quella strana lingua in modo serrato. Il secondo ladro era entrato nella stanza e conversava con l'uomo dagli scarponi viola. Lucilla C. aprì gli occhi e nonostante il sudore colato all'interno degli occhiali avesse appannato le lenti, vide tra le fessure, l'uomo in viola allontanarsi.
Lungagnone entrò di colpo. Piccoletto si alzò in piedi e con la testa fece cenno al compare di guidarlo. Nell'uscire dalla stanza Lungagnone con il piede allontanò il cavetto dell'adsl incastrato che ebbe un ultimo sussulto come il serpente velenoso nella cesta.
"Che Dio salvi Bill Gates da Google!" Esultò, seppur in silenzio Lucilla C., capendo di averla sfangata. Sentì il trambusto provenire dalla camera di Federico e per un momento si rilassò. Udì, o così le parve, la parola stereo e quasi trasalì dalla gioia. L'interesse per un nuovo oggetto da rubare in un'altra stanza, li avrebbe allontanati...
Piantò le unghie sul bordo della lamella e trovò migliore stabilità, perlomeno ora aveva maggiori possibilità di nascondere al ladro le proprie dita. Forse era davvero Julia Kendall. Il terzo strattone fu più violento dei primi due. Sentì la plastica della baionetta scricchiolare e l'unghia dell'indice destro rompersi. Chiuse gli occhi in attesa dell'ultimo strappo, quello che avrebbe potuto sbloccare le molle, e di essere travolta dalla luce della sua stanza, ma non accadde nulla. Sentì ancora parlare in quella strana lingua in modo serrato. Il secondo ladro era entrato nella stanza e conversava con l'uomo dagli scarponi viola. Lucilla C. aprì gli occhi e nonostante il sudore colato all'interno degli occhiali avesse appannato le lenti, vide tra le fessure, l'uomo in viola allontanarsi.
Lungagnone entrò di colpo. Piccoletto si alzò in piedi e con la testa fece cenno al compare di guidarlo. Nell'uscire dalla stanza Lungagnone con il piede allontanò il cavetto dell'adsl incastrato che ebbe un ultimo sussulto come il serpente velenoso nella cesta.
"Che Dio salvi Bill Gates da Google!" Esultò, seppur in silenzio Lucilla C., capendo di averla sfangata. Sentì il trambusto provenire dalla camera di Federico e per un momento si rilassò. Udì, o così le parve, la parola stereo e quasi trasalì dalla gioia. L'interesse per un nuovo oggetto da rubare in un'altra stanza, li avrebbe allontanati...
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Prima di essere pubblicato, dovrà essere approvato dalla redazione.
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