Descrizione
L'idea del contest prende le mosse da quel significativo patrimonio costituito dalle immagini scattate, ormai quasi sessant'anni fa, dal fotografo americano Clemens Kalischer, rimaste per molto tempo sconosciute ai più e stampate solo molti anni dopo in un volume dal titolo La montagna dell'esodo.
Grazie a un sapiente utilizzo del bianco e nero e a un eccezionale occhio da fotoreporter di rango, con la stampa del suo lavoro Kalischer contribuiva a fare conoscere per la prima volta al pubblico una porzione di territorio montano cuneese che proprio al principio degli anni sessanta stava vivendo un'irreversibile metamorfosi - sociale, economica e culturale - che ne avrebbe mutato per sempre le sembianze.
Grazie a un sapiente utilizzo del bianco e nero e a un eccezionale occhio da fotoreporter di rango, con la stampa del suo lavoro Kalischer contribuiva a fare conoscere per la prima volta al pubblico una porzione di territorio montano cuneese che proprio al principio degli anni sessanta stava vivendo un'irreversibile metamorfosi - sociale, economica e culturale - che ne avrebbe mutato per sempre le sembianze.