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Gli occhi di Modì

Parigi anni venti

Descrizione

Un romanzo freschissimo, attento alle vicende storiche dei personaggi, ricco di pathos e di amore per il suo protagonista, Amedeo Modigliani.
Un gioiello raro, da leggere anche e soprattutto per immergersi dal vivo in un'epoca artistica straordinaria, forse unica.

"Nel 1985 incontrai per la prima volta, de visu, le opere di Modigliani, in occasione dell’importante mostra da me organizzata a Torino: “Modigliani incontri italiani”. Leggendo il romanzo, uscito dalla fervida fantasia di Renata Freccero, la mia mente è corsa, inevitabilmente, a quella mia lontana esperienza e ai ritratti di alcuni dei personaggi frequentati da Modigliani... Mentre leggevo, mi apparivano i volti di Chaïm Soutine, Paul Guillaume, Léopold Szborowski, Jeanne Hebuterne, Béatrice Hasting che grazie alla prosa di Renata Freccero, mi apparivano come vecchi amici ritrovati. La suggestione modiglianesca del racconto, leggendo di luoghi e artisti che erano diventati parte del mio vissuto, mi ha fatto scattare la molla che mi ha costretto a divorare la lettura di questo delizioso inno, non solo a Modigliani, ma soprattutto a Parigi. Una Parigi in parte ormai perduta ma che riesce ancora, nonostante tutto, a mantenere e preservare quel suo fascino inesauribile, unico e indiscusso."
dalla Prefazione di Vincenzo Sanfo


“Mi sono trasferito nel 1906 in questa città dove accade tutto, ero pieno d’entusiasmo e avevo una discreta somma di franchi. Lavoravo da mattino a sera alla ricerca di qualcosa che altri non hanno ancora fatto, ma non sono riuscito. Le mie opere non interessano, ho finito anche i soldi dei vaglia inviati da mia madre e da mio fratello Emanuele. Ho solo debiti”.
“Perché non torni in Italia?”
“Oggi lo spazio dell’arte è a Parigi”.
Maud si alzò dal canapè per prendere le molle e ravvivare il fuoco del camino che si stava spegnendo, intanto cercava di trovare le parole migliori per rincuorare Dedo:
“Mi pare che tu, nonostante tutto, abbia un’inspiegabile energia. Hai un progetto chiaro: non cedere fino a quando la tua grandezza sarà riconosciuta”.



Biografia dell'autore


Renata Freccero

Renata Freccero, laureata presso l’Università di Genova, è docente di Filosofia, Storia, Lingua e Letteratura italiana.
Ha ricoperto la cattedra di Storia dell’Educazione Fisica e dello Sport presso il Dpt. Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino e ha collaborato con l’Università di Genova (Scienze della Formazione), Firenze (Scienze Antropologiche e Montpellier (I.U.F.M.).
Autrice di numerosi saggi e importanti  articoli scientifici, ha partecipato e partecipa tutt’oggi come relatrice a Congressi Internazionali.
È stata curatrice di mostre d’arte presso Casa Italia CONI in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino, Vancouver, Londra e dei Giochi del Mediterraneo, Pescara 2009.
Ha ricevuto la “Medaglia Dedicata” conferita dalla Presidenza della Repubblica Italiana per l’esposizione presentata a Casa Italia CONI Queen Elizabeth Centre Westminster - XXX Summer Olympic Games London 2012.
Ha ottenuto premi letterari, fra cui il Premio Gronchi nel 1996 e il Premio Manzoni nel 2000, e pubblicato romanzi in Italia e in Francia.
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