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La leggenda del Re di pietra

Illustrazioni di Michelangelo Rossino

Descrizione

Il tempo della roccia, che - pur non essendo né indistruttibile né eterna – è però infinitamente più lento di quello dei formicolanti e inquieti bipedi comparsi sul pianeta appena trecentomila anni fa. E così il Re di pietra osserva immobile boschi, fiumi e pianure prendere forma e poi temporaneamente sparire sotto le glaciazioni, aggiornato sugli avvenimenti del mondo dai venti in viaggio dai quattro punti cardinali. Finché arrivano sulle sue pendici uomini, donne e bambini, una novità interessante e gradita dal nostro antico monte, almeno fin quando non diventano (soprattutto gli uomini, intesi come maschi) elemento destabilizzante della natura e della loro stessa società, attraverso la guerra e la predazione delle risorse naturali. E qui il cielo sopra il Monviso si offusca di strane e inspiegabili nubi a forma di fungo: spazzeranno via quella civiltà che per un attimo aveva illuminato la pianura di luci e di chiassose città. Non è uno scenario improbabile. Lo dice pure l’orologio della fine del mondo, il “Doomsday clock” elaborato già nel 1947 dagli scienziati che avevano concepito la prima arma nucleare per valutare quanto tempo mancasse al collasso dell’umanità. Dal 2020 le lancette dell’orologio non sono mai state così vicine alla mezzanotte...

Il Monviso è veramente una sentinella che avverte precocemente l’umanità del rischio climatico incombente. Ma il suo grido non è stato finora ascoltato e ora i suoi piccoli ghiacciai sono pressoché estinti, mentre alle conferenze internazionali si ripete insistentemente che siamo in emergenza climatica, ma non ci si convince una volta per tutte  a iniziare la cura disintossicante e a fare una pace duratura. Allora ben venga questa riedizione, per provare ancora una volta a fare intendere l’avvertimento del Re di Pietra agli uomini distratti, indifferenti e un po’ stolti: prestiamo fede alle sue sagge parole, egli ne sa certamente più di loro, avendo milioni di anni d’esperienza.
Dalla prefazione di Luca Mercalli

 

Biografia dell'autore


Silvia Bonino

Silvia Bonino è professore onorario nella Facoltà di psicologia dell'Università di Torino, dove ha insegnato per molti anni psicologia dello sviluppo e dell'educazione. E' autrice di numerosi libri scientifici e divulgativi (pubblicati presso Einaudi, Erickson, Giunti, Laterza, Rizzoli, Springer, ecc..). Il suo libro di scienza e testimonianza Mille fili mi legano qui. Vivere la malattia (Laterza, 2006) è stato tradotto in diverse lingue. Scrive sulla rivista Psicologia Contemporanea e tiene una rubrica di psicologia sul settimanale Oggi.


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