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Gipo Farassino. Vita, Storie, Canzoni.

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Descrizione

Gipo Farassino ha cantato Torino. Nato nel 1934 in Barriera di Milano, al numero 6 di Via Cuneo, da giovane ha girato il mondo; tornato nella sua città alla fine degli anni '60, è diventato il testimone fedele dell'anima piemontese prima del boom economico che avrebbe cambiato tutto.
Gipo ha messo in scena un Piemonte e una Torino d'altri tempi, ha composto canzoni immortali, in piemontese ma anche in italiano.
Ci ha lasciato nel 2013, alla soglia degli ottant'anni, e il ricordo del suo teatro, inventato all'inizio degli anni Settanta insieme a Massimo Scaglione, regista e amico, non è per nulla sbiadito. Poi, negli anni Ottanta, l'avventura politica: anche in quel periodo "diverso" della sua vita, Gipo ha saputo stare vicino alla sua gente, al suo pubblico, che ha continuato a seguirlo e ad amarlo. Questo libro, ricchissimo di immagini, è un omaggio alla vita e all'opera di un grande. Uno chansonnier, un teatrante, un barrierante, come lui stesso amava definirsi: era unico, anche per questo bisogna ricordarlo. 

Maurizio Ternavasio, giornalista, è nato a Torino nel 1961.
Ha al suo attivo romanzi, saggi, biografie e vari volumi sulla storia di Torino.
Per Araba Fenice nel 2013 ha pubblicato il giallo L'enigma del Monte dei Cappuccini e, nel 2014, il saggio Pietro Fenoglio. Vita di un architetto.
1 dic 2015
Circolo dei lettori , Torino, via Bogino, 9
01 dicembre 2015 alle ore 21.00
25 nov 2015
Unione Industriale, Torino , via Mandredo Fanti 17
25 novembre 2015 alle ore 10.00

Quarta di copertina

"Gipo non è morto (..) Grazie ad una ricchissima attività artistica portata avanti per più di mezzo secolo, si è infatti ricavato un posto tra i grandi torinesi, quelli che anche tra due secoli verranno ricordati per ciò che hanno fatto. Perchè Farassino è ancora tra noi nei suoi dischi, ma soprattutto nella nostra memoria, nelle canzoni e nella sua poesia".

"Avevo undici o dodici anni, con mio padre stavamo percorrendo il ponte della Gran Madre in direzione della collina. Eravamo in automobile, una domenica pomeriggio di primavera. La Giulietta 1300 blu era la sua prima auto dotata di autoradio (fissa, come tutte a quell'epoca), che ogni tanto gli portavano via dopo aver mandato in frantumi il deflettore e orribilmente divelto il cruscotto in finta radica. E quella di Gipo Farassino era la prima cassetta che mio padre aveva acquistato in vita sua. Chissà che fine ha fatto. Magari gliela avranno rubata i ladri insieme allo stereo al decimo scasso. Ma prima del fattaccio, ricordo che mi aveva incuriosito molto ascoltare quei brani in piemontese. Incuriosito ed affascinato. E allora gli avevo chiesto chi fosse quel cantante, e papà mi aveva spiegato qualcosa di lui, concludendo con un eloquente: "Gipo è un grande".

Indice testuale

Premessa

La fanciullezza di un "barrierante"
Gli esordi musicali in giro per il mondo e il ritorno a Torino
I primi successi e l'uomo
La lunga carriera teatrale
1976, la grande svolta
La "sua" Torino e i recital
L'avventura cinematografica, la televisione e la radio
L'esperienza politica
Gli ultimi quindici anni
Gipo è ancora tra noi

Ringraziamenti

Fonti

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Gipo Farassino. Vita, Storie, Canzoni.
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