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La Voce del Marchese

Un'autobiografia di Ludovico II, Signore di Saluzzo

Descrizione

Con La voce del marchesde ci troviamo alla fine del Medioevo, catapultati sui viretti della Castiglia, il Castello di Saluzzo, capitale dell'antico Marchesato, percorrendo insieme al protagonista i cammini e i passaggi che portano alle mura. Ludovico II del Vasto di Saluzzo, prossimo Marchese, è stato educato alla vita di palazzo, frequentando la corte del Re di Francia e quella di Galeazzo Sforza a Milano, dove è stato preparato a governare il suo regno- il Marchesato di Saluzzo - divenendo esperto in tutte le arti umanistiche, scientifiche, legislative, numismatiche e militari.
Alla morte del padre tanto amato, Ludovico I nel 1475, gli succede in questo meraviglioso regno. Non è più un ragazzo, ha 37 anni, è ben consapevole del suo mandato e di quelle che sono le sue aspirazioni future. L’incontro avuto da bambino con un’umile donna, nei boschi della collina, lo ha reso testimone della visione del suo futuro, lo ha fatto sentire un predestinato e gli ha aperto la chiara concezione di quella che sarà la sua vita futura. Tutte le opere grandiose: zecca, chiese, strade, restauro castelli, palazzi, compreso un traforo nella montagna del Viso, per raggiungere i territori Francesi in tempi brevi, che riuscirà a realizzare in soli due anni, sono da lui ideate e programmate. Attraverso il suo grande mecenatismo riesce a far fiorire il suo piccolo regno nello splendore, ma l’invasione del suo Marchesato da parte di Carlo I Duca di Savoia, suo cognato antagonista, lo porta ad abbandonare il suo sogno e a fuggire in Francia. Saranno anni molto duri, dove le travagliate vicende di corte faranno da sfondo scenografico alla sua vita. I suoi due matrimoni, prima con Giovanna Paleologa del Monferrato e dopo con Margherita de Foix Candale di Francia, segneranno le sue gesta e il suo percorso interiore.
A distrarlo, la giovane popolana Virna, mentre a richiamarlo e a sottometterlo interverrà una strana Voce che, nei momenti salienti della sua vita, lo accompagnerà rendendolo consapevole fino al pentimento.

Biografia dell'autore


Silvia Salussolia

Silvia Salussolia vive nel Saluzzese, ha lavorato alla cartiera Burgo e ha operato in campo assicurativo seguendo sempre con attenzione il proprio pensiero artistico, pubblicando nel 1995 una raccolta di poesie in una Antologia di nuovi autori, All’insegna della nuova poesia con Libroitaliano. Nella primavera del 2009 è uscito in occasione della Fiera del Libro di Torino il suo primo romanzo, La coda del topo, un giallo dal carattere introspettivo, dai toni incessanti, edito da Fusta Editore.

Ilsecondo, intitolato Edna Event - Il riflesso dello specchio, romanzo psicologico dai ritmi serrati, è giunto finalista alla IX Edizione del Premio InediTo 2010 di Torino ed è attualmente inserito su piattaforma Amazon.it; così come il terzo, L’Oblio Intellettuale, commedia drammatica di un amore unico e travolgente, rovinosamente corrotto dalla dicotomia dei due protagonisti. Ha terminato la sua triplice raccolta di poesie Rubini Zaffiri e Pietre preziose: Zaffiri ha vinto il premio speciale della giuria nel Concorso Scriviamo Insieme 2016 a Roma.

In questi anni ha portato a termine due nuovi romanzi, tra i quali Case Operaie, autobiografico, che va a toccare note struggenti delle emozioni intime e personali dell’artista, pubblicato recentemente da Fusta Editore e L’Arte Immaginaria un romanzo sulla vita e l’incapacità adattiva della protagonista, durante la permanenza nel manicomio di Firenze, negli anni Sessanta.


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